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Intervento sull’area di via Cancano, cava Cabassi, Parco delle Cave

Written by Rosario Pantaleo.

Articolo di Rosario Pantaleo.

L’origine dell’intervento edilizio su via Cancano ha origini lontane. Già nel 2008 era previsto un intervento turistico alberghiero che avrebbe visto la costruzione di due torri di 7 e 13 piani oltre ad un edificio di due piani + parcheggio ad uso artigianale. Quindi è da tempo che incombe la possibilità di costruire in maniera massiccia nell’area che si affaccia sulla cava Cabassi (ex Pompe Peroni). A quel tempo il Consiglio Comunale votò un ordine del giorno in data 18. Febbraio 2008 (da me predisposto e presentato da un consigliere allora in carica) che chiedeva all’assessore all’Urbanistica di “predisporre un piano di coordinamento generale degli interventi edilizi ed urbanistici per l’ambito di cintura urbana riguardanti il Parco delle cave”.
Questo intervento mi/ci preoccupava assai per la sua invasività così come l’ipotesi della costruzione di una strada ad alto scorrimento che attraversando la via Fratelli di Dio e lambendo il Parco delle Cave, potesse collegare via Novara con l’area delle tangenziali…
Fortunatamente l’opposizione dell’epoca (coadiuvata da componenti della maggioranza, sventò questo obbrobrio…). Quando il 30 novembre del 2009 arrivò in Consiglio di Zona 7 la delibera n° 172 l’opposizione, anche grazie ad un mio lungo emendamento ed al supporto di alcuni componenti della maggioranza, votò un parere negativo alla delibera riuscendo ad appellarsi ad alcune mancanze di documenti necessari per l’opportuna valutazione urbanistica. Di questo ne scrissi nel dicembre del 2009 sul numero de “il diciotto”. L’attenzione al tema era data, anche, dal fatto che in precedenza il territorio si era “scottato” con la costruzione di alcune villette a ridosso di via Milesi e del grande intervento edilizio di via Pompeo Marchesi che tanta preoccupazione e contrasti avevano causato in zona. Nel corso del tempo mantenni l’attenzione al tema e nel febbraio del 2015 ebbi notizia dal settore urbanistica, dietro apposita richiesta, che l’operatore aveva rinunciato all’intervento richiedendo il ritorno del contributo già versato. In precedenza, avevo cercato di contattare la proprietà per cercare di comprendere meglio il progetto per capire se ci fossero ipotesi di variazioni, al ribasso, del progetto, ma non ricevetti riscontro.
Sembrava che fosse finita, ma della cosa dubitavo.
Troppo interessante l’area, troppo importante, dal punto di vista economico, il business…Ed infatti, il 14 marzo del 2018 al Consiglio di Municipio 7 arrivò, dallo Sportello Unico Urbanistica – Unità permessi di costruire convenzionati, la nuova richiesta di parere per l'occupazione commerciale/residenziale dell'area. Il Consiglio di Municipio 7 approvò la delibera per l’intervento sull’area considerando, quindi, la prima parte, commerciale (supermercato LIDL) e successiva “inevitabile” quota residenziale. L’area complessiva interessata è di 9.680 mq. Il 18 aprile del 2018 si tenne la Conferenza dei Servizi Comunale, in cui fri vari settori interessati venne impostata “la pratica” per il miglior utilizzo delle superfici interessate alle trasformazioni. Questi interventi/processi sono necessari per trovare le migliori soluzioni alla collocazione di nuovi insediamenti residenziali/commerciali/industriali. Il 31 gennaio del 2019 venne sottoscritta la Convenzione tra il Comune di Milano e la proprietà per la costruzione dell’area commerciale e dell’area residenziale.
Presentai una mozione in Consiglio Comunale, collegata alla variazione della delibera del Piano di Governo del Territorio, fondamentalmente chiedendo che si considerassero le altezze massime delle tre torri a sei piani di altezza, spostando le volumetrie eccedenti in altra area della città. Il Consiglio Comunale approvò questa mozione impegnando l’Assessore all’Urbanistica ad aprire un tavolo di contrattazione con la proprietà. Contrattazione in seguito posta in essere ma, purtroppo, senza riscontro positivo da parte della stessa che, tra l’altro, sarebbe titolare di un indice di edificabilità maggiore rispetto a quello utilizzato in quanto la richiesta dell’intervento farebbe riferimento al Piano di Governo del Territorio del 2012. Giusto per capirci: quel PGT aveva come indice il valore 1 mq/mq. La costruzione residenziale utilizzerebbe il valore 0,786 mq/mq. Oggi l’aggiornamento del PGT porta a 0,35 mq/mq. il valore di questo indice. Cioè meno della metà.
Cioè la quota corretta, almeno per chi scrive, dell’altezza massima ottimale. Ma su questo tema, forse, c’è ancora un importante quesito da porre all’Amministrazione.
E’ chiaro, comunque, che l’altezza delle torri residenziali è data dalla presenza del supermercato LIDL e del suo parcheggio. Se ci sono diritti volumetrici che non si possono distribuire in orizzontale vanno costruiti in altezza. Ricordo che molti anni fa vi fu una situazione consimile nell’area oggi di via Prato e di Via Mengoni. Se non fosse stata costruita l’area di via Mengoni, in via Prato oggi avremmo torri da 18 piani….
Va detto che nell’ambito della discussione tra Amministrazione e proprietà è emersa la possibilità di ottenere, da parte di quest'ultima, la realizzazione, “ai piedi degli edifici un servizio privato d’interesse del parco con la possibile localizzazione della sede per le guardie ecologiche e un eventuale spazio per il merchandising/promozione per le attività del parco stesso quale punto di presidio per l’ingresso al parco” ed inoltre “con la sistemazione della via Cancano quale opera a scomputo degli oneri con sistemazione degli stalli e delle alberature esistenti”.
Questi ultimi passaggi sono indicazioni dell’Amministrazione. Vi è anche la possibilità di utilizzare la quota restante (circa il 50%) degli oneri di urbanizzazione versati dall’operatore il cui totale è di 1.472.042,30 euro. Questi temi dovranno essere trattati, valutati e decisi dal Municipio 7.
Come si può comprendere sono stato sempre contrario a questo intervento (come per l’intervento delle villette e di via Pompeo Marchesi) pur riconoscendo i diritti edificatori da parte della proprietà dalla quale, però, mi sarei aspettato una maggiore collaborazione. Al momento la partita appare persa in quanto i lavori di bonifica nell’area interessata alle opere residenziali sono stati eseguiti e, da quanto appare, le opere corrispondenti sono in via di partenza. Ho chiesto vari chiarimenti all’Amministrazione comunale, che mi ha dato riscontro anche sul tema del rapporto con il reticolo idrico minore (presenza del fontanile Corio). Ci sono altre due carte “da giocare”. Una l’ho già fatta presente all’Amministrazione comunale, la seconda la perfezionerò la prossima settimana se troverò il giusto filo conduttore per porre la questione in maniera corretta dal punto di vista tecnico.
Ci proveremo, mai arrendersi.
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