La scienza e la tecnologia hanno bisogno delle donne
Articolo di Patrizia Toia.
A livello europeo, per cambiare le cose, noi abbiamo inserito come criterio per poter accedere ai fondi #HorizonEurope quello di avere un #GenderEqualityPlan, proprio con lo scopo di incentivare l'integrazione di genere nelle aziende e nelle organizzazioni di ricerca. Inoltre, nel 2022 nell'ambito del "Woman Innovation Prize" che verrà lanciato l'8 marzo, sono stati riservati tre premi da 50 mila euro l'uno alle più promettenti innovatrici under35.
L'ultimo rapporto di Almalaurea purtroppo conferma un dato non positivo: pur essendo le laureate quasi il 60% del totale, purtroppo solo il 18,9% di loro nel 2020 ha scelto un indirizzo scientifico, contro il 39,2% dei loro colleghi maschi.
Non solo, una volta terminati gli studi restano penalizzate in termini di lavoro e stipendio, confermando ancora una mentalità arcaica e da superare.
Sono necessari strumenti e azioni concrete per poter superare questa differenza di genere, come per esempio l'aumento del 20% degli importi delle borse di studio per studentesse che scelgono lauree nelle materie scientifiche, tecnologiche o matematiche (STEM), oppure la possibilità di accedere ai fondi del PNRR solo per quegli atenei che rispettano veramente la parità di genere.
La strada per colmare questo gap è ancora lunga, ma ce la faremo.
A livello europeo, per cambiare le cose, noi abbiamo inserito come criterio per poter accedere ai fondi #HorizonEurope quello di avere un #GenderEqualityPlan, proprio con lo scopo di incentivare l'integrazione di genere nelle aziende e nelle organizzazioni di ricerca. Inoltre, nel 2022 nell'ambito del "Woman Innovation Prize" che verrà lanciato l'8 marzo, sono stati riservati tre premi da 50 mila euro l'uno alle più promettenti innovatrici under35.
L'ultimo rapporto di Almalaurea purtroppo conferma un dato non positivo: pur essendo le laureate quasi il 60% del totale, purtroppo solo il 18,9% di loro nel 2020 ha scelto un indirizzo scientifico, contro il 39,2% dei loro colleghi maschi.
Non solo, una volta terminati gli studi restano penalizzate in termini di lavoro e stipendio, confermando ancora una mentalità arcaica e da superare.
Sono necessari strumenti e azioni concrete per poter superare questa differenza di genere, come per esempio l'aumento del 20% degli importi delle borse di studio per studentesse che scelgono lauree nelle materie scientifiche, tecnologiche o matematiche (STEM), oppure la possibilità di accedere ai fondi del PNRR solo per quegli atenei che rispettano veramente la parità di genere.
La strada per colmare questo gap è ancora lunga, ma ce la faremo.
