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La rielezione di Mattarella

Written by Associazione Democratici Per Milano.

Si va verso la conferma di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica. Già in mattinata Enrico Letta, durante la riunione dei grandi elettori dem, aveva aperto al capo dello Stato: "Occorre tentare tutto il possibile per la quadratura del cerchio" ma "se non si riesce ad arrivare in fondo, c'è la saggezza del Parlamento, assecondarla è democrazia", riferendosi al boom di voti presi ieri da Mattarella (336). Poi a votazione terminata parlando in assemblea ai grandei elettori dem, il segretraio ha aggiunto: "È stata un'esperienza importante, la dimostrazione che giocare di squadra è la ragione del successo e che il campo largo esiste grazie al nostro lavoro".

Ecco alcuni commenti:

Franco Mirabelli: Si va verso la conferma del nostro Presidente della Repubblica, una garanzia per il Paese e gli italiani. Grazie al lavoro e all’unità del PD si è tenuta unita la maggioranza, sconfitto il tentativo del centrodestra di eleggere un candidato di parte. Grazie a Enrico Letta.

Piero Fassino: La decisione di rieleggere il Presidente Mattarella e' un'ottima notizia per l'Italia e per tutta l'Europa. In questi giorni abbiamo sottolineato ripetutamente come fosse imprudente puntare su profili divisivi, mossa che avrebbe messo a rischio la maggioranza di governo e la tenuta stessa dell'esecutivo. Il prestigio internazionale del Presidente Mattarella è unanimemente riconosciuto, così come il ruolo centrale di Mario Draghi in Italia e in Europa: sarebbe stato irresponsabile, soprattutto con la pandemia ancora in corso, mettere a rischio la stabilità e la credibilità del nostro Paese, grazie al lavoro di Palazzo Chigi e del Quirinale, hanno acquisito. Questa tornata certifica ancora una volta le divisioni di un centrodestra che, così come nelle amministrative di qualche mese fa, si auto-paralizza. Per questo, bene ha fatto il fronte progressista a cercare una soluzione ispirata all'unità e all'interesse del Paese, che, mai come stavolta, coincide con il sentimento di sincero affetto di tutti gli italiani verso la figura del Capo dello Stato.

Chiara Braga: L’intesa raggiunta sulla rielezione del Presidente Mattarella è una notizia ottima per il Paese. Unità e responsabilità del PD in queste giornate complesse sono state determinanti. E in questo momento c’è anche l’orgoglio di essere parte di questa comunità politica.

Patrizia Toia: L'esultanza adesso è tutta per la garanzia e il valore che Sergio Mattarella continuerà a dare al Paese, anche in Europa. Le valutazioni sulla classe politica verranno dopo e non sono certo tutte buone. Soddisfatti per l’intesa sulla rielezione del Presidente Mattarella, che è garanzia per il Paese, per il Parlamento, per la stabilità del Governo. Abbiamo messo la saldezza e l’unità del PD al servizio della Repubblica e delle istituzioni.

Arianna Censi: Il fallimento della politica sarebbe stata l’elezione a Presidente della Repubblica di uno dei nomi improbabili che avrebbe voluto imporre la destra. Il Segretario Enrico Letta e tutti i grandi elettori del Partito Democratico hanno condotto le trattative in modo impeccabile, con grande responsabilità e rispetto del mandato degli italiani. Il Presidente Mattarella è una garanzia per tutti, il miglior profilo in assoluto. A lui va il mio personale ringraziamento per il suo rinnovato impegno, soprattutto in una fase delicata come quella che stiamo vivendo nella quale abbiamo un estremo bisogno di figure autorevoli e stimate in tutto il panorama internazionale. Grazie Presidente.

Lorenzo Gaiani: Il valore umano e politico della presenza di Sergio Mattarella al Quirinale è innegabile, ed è stato un sicuro baluardo per la democrazia italiana in questi difficili sette anni. E tuttavia, I problemi di ordine istituzionale che egli ha posto per motivare la sua decisione di non ricandidarsi sono ancora tutti lì, e chiedono uno scatto di intelligenza e di generosità politica che va ben oltre quella povera cosa che sono le attuali dirigenze partitiche. La principale notizia positiva è che Mario Draghi potrà continuare la sua indispensabile opera di ricostruzione del Paese. Quando venne rieletto nel 2013 Giorgio Napolitano apostrofo 'il Parlamento con parole severe: i deputati e i senatori applaudirono e subito dopo dimenticarono. Avremo di nuovo un grande Presidente, che questa classe politica non merita, ma la sensazione è che i quasi dieci anni che ci separano dal 2013 siano stati malamente sprecati. Come saranno i prossimi dieci?

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