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Usura: quale prevenzione, come migliorare il contrasto

Written by Franco Mirabelli.

Intervento di Franco Mirabelli al convegno “Sovraindebitamento, credito illegale, nuove modalità realizzative dell’usura: quale prevenzione, come migliorare il contrasto”.

Ringrazio per aver organizzato un ciclo di incontri che mette al centro il tema della legalità, che deve tornare centrale nel dibattito politico e nella costruzione delle normative.
Credo che dovremo fare una valutazione rispetto al funzionamento della legislazione attuale sul tema del contrasto all’usura.
C’è sicuramente un tema che riguarda la prevenzione, cioè la necessità di dare alternative rispetto al rivolgersi ai sodalizi criminali a chi si trova in una situazione di disperazione, soprattutto agli imprenditori che gestiscono attività economiche.
Ci sono vere e proprie società di servizio che la criminalità organizzata ha dimostrato di saper costruire (come mostrano diverse inchieste), soprattutto al Nord, offrendo servizi finanziari che alla fine si trasformano tutti in usura sulle imprese.
Occorre, quindi, rivedere una serie di normative che riguardano l’accesso al credito da parte di chi è in difficoltà.
Bisogna trovare una serie di normative che impediscano che le attività economiche delle persone che vanno in difficoltà vengano di fatto bloccate o paralizzate e bisogna trovare anche il modo di aiutare le persone, creando strumenti leciti per aiutare e assistere chi rischia di finire in condizioni drammatiche.
C’è poi un tema che riguarda la denuncia.: come creiamo le condizioni perché le vittime di usura possano denunciare e vengano stimolate a farlo?
Innanzitutto, in qualche modo occorre garantire la sicurezza di queste persone. Per questo, da più parti sta venendo avanti l’idea di utilizzare una norma simile a quella utilizzata per chi denuncia lo stalking, cioè l’introduzione di un codice rosso che consenta a persone specializzate di poter intervenire nel momento in cui c’è una denuncia per usura, mettendo in sicurezza il soggetto che ha presentato denuncia e la sua famiglia.
Secondariamente, c’è il tema dei fondi antiusura, in particolare il fondo di solidarietà e sostegno alle vittime di usura che deve aiutare economicamente chi denuncia, in particolare i titolari di imprese, a ripianare i debiti e a ripartire.
Su questo purtroppo occorre lavorare perché, mentre su il fondo sulle estorsioni funziona e crea le condizioni affinché le imprese che denunciano di aver subito estorsioni possano ripartire, il fondo antiusura non ottiene gli stessi risultati.
La differenza fondamentale è data dal fatto che il fondo per le vittime di estorsioni non prevede la restituzione delle risorse elargite a chi denuncia mentre il fondo per le vittime dell’usura è un mutuo che va poi restituito. Questo ha prodotto una situazione non positiva sia dal punto di vista del funzionamento del fondo - perché l’80% dei mutui erogati non vengono restituiti - ma anche dal punto di vista della ripresa economica dell’azienda su cui si interviene, perché quei soldi vengono usati solo per pagare le bollette arretrate e i debiti e non sono funzionali alla ripresa dell’azienda stessa.
La quasi totalità delle imprese che hanno ricevuto i fondi antiusura, infatti, non hanno ripreso le attività. Va, quindi, ripensata la norma.
È giusto pensare che anche il fondo antiusura non venga erogato con mutui ma elargendo risorse a fondo perduto, come per le estorsioni, però, serve soprattutto la garanzia che quei soldi vengano usati per far riprendere le aziende. Qui, dunque, si pone il tema di far affiancare gli imprenditori da tutor per far in modo che i finanziamenti vengano richiesti sulla base di progetti di rilancio dell’impresa. Il rilancio, con le risorse vincolate ai progetti, verrebbe dunque garantito dai professionisti che affiancano l’imprenditore.
Su questo dobbiamo lavorare in Parlamento, così come dobbiamo lavorare sul codice rosso per le vittime di usura, per la modifica del fondo di solidarietà e sostegno alle vittime di usura e per il tutoraggio a imprenditori e aziende, che sono necessari.
Un altro tema su cui penso che si debba fare di più riguarda il chiedere al sistema bancario di cambiare l’atteggiamento nei confronti delle persone e delle famiglie esposte all’usura.
Il lavoro che fanno le associazioni antiusura sul territorio è prezioso ma deve essere facilitato con uno Stato in grado di dare garanzie alle persone che, attraverso le associazioni, richiedono i finanziamenti. I finanziamenti elargiti sono comunque statali e, quindi, l’utilizzo di quei soldi e i crediti devono essere garantiti tutti dallo Stato.

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