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In primo piano la politica industriale europea

Written by Patrizia Toia.

Intervento di Patrizia Toia.

In un momento di grande ripresa dell’economia e della produzione del nostro continente, rischiano di essere di pericoloso inciampo alcuni fattori, trascurati in passato, come la difficoltà dell’approvvigionamento di materie prime e di componenti essenziali.
La ripresa industriale mondiale, in particolare dalla Cina, assorbe gran parte di queste risorse e di fatto le “sottrae” all’Europa e alle sue industrie. É lo stesso che sta avvenendo per le risorse energetiche, in particolare per il gas.
È quanto mai necessario rilanciare e attuare la strategia di sovranità europea per una maggiore autosufficienza di questi elementi essenziali per la produzione.
I punti di questa Strategia sono vari e vanno dal reshoring delle imprese a un’iniziativa ad hoc sugli accordi e scambi commerciali, a un impegno sulla ricerca e applicazione pratica delle nuove tecnologie ambientali e digitali.
Dobbiamo anche affrontare possibilità di estrazione di materie che si trovano in alcuni territori europei.
Essenziale è poi programmare adeguati investimenti pubblici e attrarne di privati per avere una capacità produttiva europea in questi settori di frontiera, come ad esempio le batterie ad alta capacità di accumulo e i chips (la cui carenza oggi riduce la produzione di molti beni di cui c’è invece grande domanda).
Per le batterie si sta sviluppando un’Alleanza europea strategica e ora bisogna attrarre investimenti per nuovi insediamenti industriali in Europa e in Italia.
Per i chips aspettiamo la proposta della Commissione europea, che dovrebbe essere pubblicata a febbraio, per procedere alle mosse più opportune.
Quello che è certo è che questi obiettivi non si raggiungeranno a livello nazionale, ma solo sul piano comunitario. Una ragione in più per credere all’Europa!

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