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Counselor: competenze, rappresentanza e libero mercato

Written by Franco Mirabelli.

Intervento all'evento “Noi Counselor: competenze, rappresentanza e libero mercato” organizzato da REICO - associazione di Counselor per i Counselor, iscritta al CoLAP.

Voglio ringraziare REICO e COLAP perché la politica, sempre così discussa, ha bisogno di questi momenti anche per conoscere un’associazione e una professione che a volte resta sconosciuta.
Ringrazio anche perché un’associazione come REICO, che funziona da vent’anni, è un’occasione non solo per valorizzare una professione ma è una garanzia di serietà, professionalità, formazione su un tema tanto delicato per la vita delle persone.
Credo, quindi, che la politica abbia tutto l’interesse a interloquire con REICO.

A proposito dei discorsi sul cambiamento: il cambiamento c’è già. Penso che sia un cambiamento che ci spinga a cercare, se non vogliamo subirlo, un equilibrio e gli strumenti per governarlo, per mettere le persone nelle condizioni di governare i mutamenti e non di subirli. Professioni come quelle dei counselor, dunque, sono assolutamente necessarie.
Il cambiamento c’è oggi e ci sarà ancora di più nel futuro, per questo abbiamo bisogno di investire anche su queste professioni.
La pandemia ha prodotto un mutamento sul mercato del lavoro. Il mercato del lavoro, infatti, cambia e cambierà ancora, perché lo smart working cambierà il modo di lavorare e, di conseguenza, cambierà l’organizzazione delle nostre città e i tempi di vita delle persone.
È evidente, quindi, che a noi serve che tutto questo sia preparato e governato e, dunque, professioni come queste diventeranno sempre più importanti.

In materia di Giustizia deve essere chiaro che abbiamo fatto delle riforme che cambiano le cose.
La riforma del processo civile prevede addirittura l’incentivazione economica di tutti quei procedimenti che stanno fuori dal processo, come la mediazione tra le parti, che è una funzione che professionalità come quelle di REICO e COLAP possono aiutare ad adempiere.
La Ministra Cartabia, sul tema della Giustizia penale ha sottolineato l’importanza della Giustizia riparativa e la necessità di uscire dall’idea che il carcere sia l’unica risposta di un sistema di pene e punizioni, in quanto c’è anche la messa alla prova e, appunto, la Giustizia riparativa. Queste sono cose che credo che possano e debbano avvalersi del contributo di professioni che possano agire sul benessere, sul cambiamento delle persone e sulla gestione del cambiamento delle persone.

Il PNRR cambierà poi molte cose.
La questione che è stata posta in merito al bonus psicologo è molto seria ma, in generale, emerge chiaramente che c’è il problema di aiutare le persone a sentirsi bene. Le case della salute finanziate dal PNRR che si dovranno fare, quindi, si potranno avvalere di queste professioni.

Sull’equo compenso la mia idea è chiara.
L’equo compenso possiamo farlo e sarà utile nel momento in cui non viene costruito per rispondere a due o tre professioni ordinistiche.
L’equo compenso deve essere a tutela di tutti i professionisti mentre, invece, si rischia che diventi uno strumento per gestire meglio i rapporti tra la Pubblica Amministrazione e i grandi studi legali o le grandi imprese che detengono una grande mole di consulenze ma così non risolve e non risponde al problema di garantire un equo compenso ai professionisti.
Personalmente, sono perché si lavori per fare la legge.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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