Si è fatto tanto rumore per nulla contro l'Europa

Intervento di Patrizia Toia.

Si è fatto tanto rumore per nulla contro l'Europa. Come avevo anticipato, la parte relativa al divieto di vendita e affitto delle case non efficientate non è presente nel testo finale.
Le linee guida presentate oggi dalla Commissione Europea definiscono le tempistiche e le modalità di applicazione dell'European Green Deal per l'efficientamento energetico di tutti gli edifici europei, sia privati come case e aziende sia pubblici come scuole e ospedali.
Entro il 2027 almeno il 15% del patrimonio immobiliare pubblico di Classe energetica G di ciascuno stato dovrà essere efficientato alla Classe F, mentre per gli edifici privati il termine è spostato al 2030.
Le stesse scadenze dovranno essere rispettate per quanto riguarda i nuovi edifici ad emissioni zero: dal 2027 per gli edifici pubblici e dal 2030 tutti gli edifici.
I piani nazionali di rinnovamento degli edifici dovranno essere integrati necessariamente con i piani per l'energia e per il clima, difatti tra gli obiettivi posti da queste linee guida c'è il totale abbandono degli impianti di riscaldamento a combustibile fossile per i nuovi edifici entro il 2040 e la totale conversione degli impianti esistenti entro il 2050.
Non c'è traccia invece in queste linee guida del divieto di vendita o di affitto per edifici non efficientati dal punto di vista energetico. La casa di fatto rappresenta per gli italiani i risparmi di una vita, e se non si hanno i soldi per ristrutturarla e non puoi né venderla né affittarla, vuol dire che il suo valore di mercato futuro di quell'immobile sarà zero. È stato eliminato il rischio di vedere andare in fumo i risparmi di una vita di milioni di famiglie italiane. Ciò avrebbe causato anche problemi in termini di accesso al credito per queste famiglie, perché spesso la casa è il bene primario che viene dato in garanzia per l'ottenimento di prestiti, e un immobile a "valore zero" precluderebbe questa possibilità.