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Legge di Bilancio, welfare, elezione del Presidente della Repubblica

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Interventi di Franco Mirabelli a SkyTg24.

Credo che quella dello sciopero generale sia una scelta autonoma, come credo che debbano esserlo tutte le scelte del sindacato. Sicuramente questa è una scelta che non ci aspettavamo e che ha in sé un’altra componente sicuramente negativa, in quanto rompe uno dei valori più importanti che è l’unità delle tre forze sindacali confederali.
Credo, comunque, che ci sia spazio per riprendere e tenere i fili del dialogo.
Credo che sicuramente anche l’intervento ulteriore che è stato fatto al fine di ridurre i costi delle bollette vada nella direzione di aiutare le famiglie, così come ci sono 8 miliardi di taglio delle tasse che riguardano soprattutto i lavoratori dipendenti e una disponibilità del Governo ad aprire tavoli importanti come quello sulle pensioni e affrontare la questione dell’ape sociale, in particolare per quanto riguarda il pensionamento anticipato per chi fa lavori usuranti, come i lavoratori edili.
Credo che attorno a questi temi si possa e si debba riaprire un dialogo, che in realtà non si è mai chiuso, ma che certamente oggi, di fronte alla scelta sindacale, rispettabile e autonoma, dello sciopero generale appare aver subito una battuta di arresto.
Video dell’intervento» 

È importante soprattutto riuscire ad utilizzare le risorse che oggi sono in campo per non sprecare una funzione del Governo e della politica che deve essere quella di ridurre le distanze e le diseguaglianze.
Credo che, comunque, questa manovra crei maggior equità perché con il taglio delle tasse principalmente sul lavoro dipendente, così come è concepito, aumenta il potere d’acquisto delle famiglie che da molti anni non hanno potuto godere di aumenti salariali e soprattutto del potere d’acquisto.
Sicuramente non è sufficiente ma la direzione è quella giusta.
In tutto questo c’è una riflessione da fare riguardante il fatto che anche per i pensionati ci sono vantaggi che da molto tempo non c’erano, sia derivati dal taglio dell’IRPEF sia dal fatto che per tantissimi pensionati con le pensioni più basse sarà utilizzata al 100% la possibilità di avere ciò che toglie l’inflazione.
Inoltre, dal punto di vista dell’equità, credo che conti molto un capitolo della manovra di bilancio che troppo spesso è trascurato e che è la riforma del welfare con l’estensione degli ammortizzatori sociali anche a lavoratori che non li hanno mai avuti o li hanno avuti soltanto durante la fase emergenziale della pandemia e che li troveranno anche in condizioni normali con questa legge finanziaria.
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Penso che sia un errore in generale non cercare una convergenza per eleggere quella che è la figura che deve rappresentare l’unità di Paese e, quindi, non può essere vissuto o eletto come il candidato di una parte. Ancora di più questo vale in questa fase e in questo momento storico, dove abbiamo bisogno di ribadire, anche nel passaggio delle elezioni del Presidente della Repubblica, il fatto che c’è una classe politica che si fa carico delle emergenze del Paese e che sa di aver di fronte la necessità di dover remare nella stessa direzione sia di fronte alla pandemia sia di fronte all’attuazione del Recovery Fund.
Penso che il 2022 non possa essere un anno perso.
Avremmo fatto cose inutili se nel 2022 non riuscissimo ad avere una voce autorevole in Europa per trattare sulle nuove regole europee e sul nuovo patto di stabilità.
Se nel 2022 perdessimo tempo non riusciremmo a fare tutto ciò che è necessario ma che non è facile fare per avere i soldi del Recovery Fund, perché entro il 2023 occorre appaltare tutto per non perdere quelle risorse. In questo senso penso che la continuità di Governo sia importante.
Del nome del candidato Presidente, come ha detto il Segretario Letta, se ne parlerà a gennaio. Penso che i criteri debbano essere quelli di una Legislatura che vada fino alla fine e di un Presidente della Repubblica eletto con una larga maggioranza.
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Da quando sono cominciate le vaccinazioni, sono i dati a parlare e sono straordinariamente chiari e drammatici: dicono che non siamo riusciti ancora a convincere tutti a vaccinarsi, anche di fronte a una evidenza come quella dei numeri.
Credo che questo impegno debba continuare e gli spazi a chi sostiene complottismi o altro vadano ridotti perché ne va della vita vera di tante persone.
I dati delle ultime settimane dimostrano che il super green pass ha fatto sì che molti si convincessero a vaccinarsi. Credo che si debba continuare a lavorare in questa direzione.
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Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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