Qui per governare fino al 2018
Riportiamo stralci degli interventi di Lorenzo Guerini e Maria Elena Boschi all'incontro "Lombardi protagonisti del cambiamento".
Lorenzo Guerini (Vicesegretario Nazionale del Partito Democratico):Le elezioni non sono all'ordine del giorno, siamo qui per governare fino al 2018. Bisogna tener presente cosa ha significato l'ultimo passaggio elettorale alle europee, e dunque il compito affidato al Pd di puntare alle riforme e a parlare con la parte più dinamica di questo Paese. Le convinzioni di qualcuno si devono misurare con l'appartenenza" al partito, perché gli elettori alla fine chiedono "la capacità di decidere.
Guardando a Milano non ho ricette o linee da imporre, ma suggerisco solo una chiave da tenere come partito: il coraggio della decisione e la prudenza del linguaggio. Non abbiamo bisogno di esibizioni muscolari. Milano è troppo importante per questa regione e per l'Italia. Il Pd accompagnerà questo percorso, ma siete voi i protagonisti di questo passaggio. A proposito del sindaco uscente, che ha espresso l’intenzione di non ricandidarsi alla guida della città, voglio esprimere la mia stima a Giuliano Pisapia per il lavoro che ha svolto. Partiamo dalla sua esperienza e l'obiettivo di tutti è far sì che ci sia una grande coalizione in grado di coinvolgere le forze migliori della città.
Maria Elena Boschi (Ministro delle Riforme): Abbiamo la necessità di andare avanti con tutte le riforme, perché è stato un errore del passato rinviare le riforme strutturali. Anche la legge elettorale, che assicurerà un governo stabile per cinque anni, aiuterà il Paese anche dal punto di vista economico. Da qui al 2018 ci sono molte riforme che devono essere portate al termine e non possiamo sprecare nemmeno un giorno per cambiare il Paese. Sulla legge elettorale, ci sono tutte le condizioni perché il Parlamento possa fare il proprio lavoro.
Le riforme le stiamo facendo tutti assieme, il Pd è sempre compatto nei momenti decisivi, come ha dimostrato negli ultimi anni su passaggi fondamentali. Ci confrontiamo, ci ascoltiamo e poi si deve decidere. Vige il principio di democrazia e quindi la maggioranza decide.