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Legge contro l’omotransfobia: e adesso che succede?

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervista di Pagella Politica a Franco Mirabelli.

Il 20 aprile, martedì pomeriggio, è previsto che si riunisca nuovamente l'ufficio di presidenza della Commissione Giustizia al Senato.
All’ordine del giorno ci sarà di nuovo la decisione sulla possibile calendarizzazione della proposta di legge Zan contro l’omotransfobia. O meglio, così chiederanno le forze politiche a favore (Partito democratico, Movimento 5 stelle, Liberi e uguali, Italia viva e Autonomie).
«Se ci sarà l’unanimità dell’ufficio di presidenza, si inizierà l’iter per esaminare i testi, in caso contrario la calendarizzazione verrà messa al voto in commissione nella seduta successiva», spiega a Pagella Politica il senatore Pd Franco Mirabelli, membro della commissione Giustizia.
Così prevede infatti una piccola nota del regolamento di Palazzo Madama (art. 29), secondo cui «in mancanza di accordo in sede di ufficio di presidenza» (allargato ai rappresentanti dei gruppi) «sul programma e sul calendario dei lavori delle commissioni, la decisione definitiva in materia va rimessa al plenum della commissione», dunque a tutti i membri che ne fanno parte.
In altri termini, se anche il presidente della commissione Andrea Ostellari si opponesse alla calendarizzazione, la scelta verrebbe rimessa ai parlamentari che fanno parte dell’organismo.
«I numeri per votare la calendarizzazione a maggioranza ci sono», garantisce Mirabelli. In effetti, i partiti a favore (Pd, M5s, Leu, Iv e Autonomie) sommati insieme corrispondono alla maggioranza che sosteneva il precedente governo Conte II prima che Italia viva si sottraesse e l’esecutivo entrasse in crisi.
Dunque, la matematica permetterebbe di forzare la mano e procedere all’esame dei testi, nonostante la contrarietà di Lega e di una parte di Forza Italia. A quel punto ci sarebbe comunque un problema politico: i due partiti fanno comunque parte della maggioranza che con Pd, M5s, Leu, Iv e Autonomia appoggia il governo Draghi.
Secondo Mirabelli, al di là della maggioranza su cui si regge il governo, «ci sono iniziative parlamentari - e la legge Zan è una di queste - che non possono essere cancellate dal veto di una sola parte politica».

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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