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Cannabis terapeutica: perché non produrla in Lombardia?

Written by Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiTroppa poca produzione di cannabis terapeutica e tutta una serie di persone, con le loro patologie gravi e dolorose o sottoposte a trattamenti per guarire o convivere con esse, si ritrovano senza l’unica terapia che dà loro sollievo. Ne parlano in un’interrogazione a risposta scritta, Carlo Borghetti e Fabio Pizzul, consiglieri regionali del Pd e rispettivamente vicepresidente d’Aula e capogruppo dem.
“La cannabis a uso terapeutico a livello industriale è prodotta in Italia solo dall’Istituto farmaceutico militare di Firenze che, purtroppo, ogni anno ne può produrre 500 chili per mancanza di serre e risorse per la produzione – spiegano Borghetti e Pizzul –. La sostanza viene quindi importata, dal momento che l’Italia non riesce a produrre una quantità sufficiente per il trattamento medico dei pazienti”.
Non è un problema nuovo, sottolineano i dem: al 2017, ogni anno, si registrano momenti in cui i pazienti lombardi hanno problemi nel ricevere la terapia e cioè a inizio anno per via delle festività e per il rinnovo dei permessi annuali di importazione; in estate per le chiusure degli uffici preposti a causa delle ferie; a fine anno, sia sempre per le festività, sia perché è il momento in cu si raggiunge la quota massima di importazione preventivata.
Non solo: se per il 2020, l’Organo internazionale per il controllo degli stupefacenti delle Nazioni Unite ha stimato il fabbisogno italiano di cannabis in circa 2 tonnellate, il Ministero della Salute ne ha autorizzato solo 500 chili e le restrizioni dovute alla pandemia hanno fatto il resto.
Per questo Borghetti e Pizzul chiedono “se Regione Lombardia sia a conoscenza di questa situazione che ormai perdura da anni; se abbia attivato interlocuzioni con il Ministero della Salute per risolvere la carenza di cannabis terapeutica; se, come ha già deliberato ad esempio la Regione Sicilia, ritenga opportuno richiedere l’apposita autorizzazione a livello nazionale per candidarsi a produrre cannabis terapeutica per i cittadini lombardi, nel pieno rispetto della legge, in quantità sufficiente per far fronte all’attuale e futura domanda di prodotti capaci di soddisfare i piani terapeutici di migliaia di persone”.

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