Nascita del Governo Draghi

Articolo di Alessandro Del Corno.

La nascita del governo Draghi, il 67 esimo nella storia della Repubblica, rappresenta certamente una nuova fase per il Paese.
Innanzitutto per la figura del Presidente del Consiglio, da considerarsi oggi l’italiano con maggiore credibilità europea ed oltre oceano, per una sapiente composizione del Governo, attraverso un mix virtuoso tra politici e tecnici, con una profonda innovazione di competenze rispetto ai ministeri che dovranno gestire il Recovery Fund e con la consapevolezza, attraverso il sostegno di una larghissima convergenza parlamentare, dell’assunzione di responsabilità delle forze politiche all’insegna della coesione nazionale, dopo il fallimento della stessa politica, inserita in uno scenario pandemico ed in una crisi di sistema senza pari nella Storia della Repubblica.
Certo, il compito di Draghi e del suo governo per l’emergenza sanitaria ed economico-sociale sembra quasi impossibile, ma appunto per la credibilità di Draghi e ciò si è visto subito soprattutto con lo spread ai minimi termini, con gli indici di borsa in rialzo e con la coesione nazionale, tale prova può e deve divenire possibile.
Anzi, con la nascita del governo Draghi dopo tanti anni, si sono poste le condizioni politiche favorevoli per fare quelle riforme strutturali che l’Europa ci chiede per modernizzare il Paese al fine di spendere in modo oculato e virtuoso la colossale somma del Recovery, del cui ottenimento, bisogna dare atto all’ex Premier Conte, ed a illustri esponenti del Pd come il Presidente Sassoli, il Commissario Gentiloni. e l’ex Ministro Gualtieri.
In tutti i passaggi tragici della Storia, la capacità di ripresa viene colta dagli uomini e dalle donne che meglio sanno interpretare le opportunità che sempre si celano in esse, al fine della rinascita e del rilancio.
È l’ora del linguaggio della verità, della fiducia e della speranza, sapendo che la strada sarà lunga e difficile, ma con un nuovo spirito di coesione nazionale che speriamo possa tenere e con l’uomo italiano più credibile al mondo ce la possiamo e ce la dobbiamo fare.
La Storia ci guarda!