Print

Scuola: un campus digitale metropolitano per guardare al futuro

Written by Arianna Censi.

Arianna Censi Articolo di Arianna Censi, Vicesindaco della Città Metropolitana di Milano, pubblicato da Cooperazione e Solidarietà.

La scuola è divenuta, in quest’anno segnato dalla pandemia di Covid-19, una dei terreni più importanti sui quali misurare l’azione e la tenuta della nostra società. In particolare, il tema della cosiddetta DAD, la didattica a distanza, sta da tempo monopolizzando molti dei discorsi attorno alla scuola. Perché se è vero che, soprattutto nei mesi invernali, la presenza in classe degli studenti può essere veicolo di contagio, allora diventa sempre più necessario e urgente fare in modo che la DAD sia una pratica non solo diffusa, ma efficace, che funzioni davvero.
E per rendere possibile una DAD efficace serve una infrastruttura informatica moderna e diffusa su tutto il territorio che consenta quindi un sistema di interconnessione ampio e capillare.
La Città metropolitana di Milano, allora Provincia, cominciò già nel 2006 a realizzare un’infrastruttura a larga banda, arrivando, ad oggi, a circa 3.800 km di rete in fibra ottica, estesa a gran parte del territorio metropolitano, posata mediante l’utilizzo di condotte del sottosuolo e collettori fognari.
A questa rete la Città metropolitana sta collegando sia i Comuni che ne fanno richiesta, sia la Questura, gli istituti ospedalieri e le scuole secondarie di secondo grado che perla parte strutturale ricadono nella competenza di Città metropolitana. La connessione attraverso fibra tra gli istituti scolastici del territorio e la rete della Città metropolitana, permette così agli istituti scolastici un collegamento gratuito e veloce, che può dunque favorire non solo il nuovo approccio didattico basato sull’impiego delle tecnologie digitali, ma che mette le scuole in contatto tra di loro, con le famiglie e con i ragazzi. Questo progetto, che abbiamo chiamato Campus digitale metropolitano, ha visto la luce negli anni scorsi. Al 31 ottobre di quest’anno gli istituti scolastici di secondo grado collegati alla fibra ottica di Città metropolitana di Milano e rientranti nel Campus digitale metropolitano sono 138 su 156, l’88%. L’obiettivo è arrivare al 100% entro la fine dell’anno.
Lo scopo del progetto è duplice: adeguare le infrastrutture interne degli edifici scolastici vetuste al fine di permettere alle scuole di attivare la didattica a distanza e poter utilizzare tutte le potenzialità del campus digitale metropolitano (rifacimento del cablaggio TLC interno ad alcuni istituti scolastici, o fornitura di apparati di rete per sostituire quelli obsoleti di cui sono dotati gli istituti o copertura wi-fi delle aule); collegare il Parco Idroscalo al “Campus Digitale metropolitano” in quanto spazio per il futuro Campus sportivo metropolitano a favore degli istituti scolastici superiori. In particolare, nell’estate 2020 è stato proposto agli istituti sportivi del territorio di utilizzare l’Idroscalo come luogo per realizzare le proprie attività sportive, utilizzando gli ampi spazi per evitare assembramenti e poter svolgere l’attività fisica all’aria aperta. La proposta è stata accettata con entusiasmo dal liceo sportivo Torricelli e anche altri istituti hanno dimostrato il loro interesse. In questo senso si intende collegare anche l’Idroscalo al Campus digitale metropolitano al fine di fornire agli istituti scolastici anche la possibilità di poter eseguire delle attività didattiche in aule già predisposte e a loro dedicate, per diminuire gli spostamenti e favorire una didattica integrata.
Per permettere alle scuole un uso efficace della didattica a distanza attraverso il circuito del Campus digitale la Città metropolitana di Milano ha adeguato poi a fine agosto 2020 il proprio accesso alla big internet a 40 Giga, per garantire in questo modo l’accesso simultaneo di tutte le scuole a una velocità intorno al 1 Giga.
Si prevede inoltre anche di posare su alcuni territori (Legnano, Garbagnate, San Giuliano, Noverasco-Opera) l’infrastruttura in fibra ottica andando a sostituire i tratti per ora noleggiati da privati, rendendo così tutta la tratta del campus digitale di proprietà pubblica e abbattendo le spese correnti.
Il progetto dunque non mira soltanto a venire incontro all’emergenza “didattica” dovuta al periodo, ma vuole guardare avanti, creare le basi per far sì che le scuole possano sfruttare tutte le enormi potenzialità che una rete a banda larga può offrire.
Si deve fare in modo che la crisi in cui ci troviamo tutti variamente coinvolti oggi diventi un’opportunità per un cambio di passo, un passo verso il futuro.

Per seguire l'attività di Arianna Censi: sito web - pagina facebook

Pin It