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Se vincerò sarò sindaco per altri cinque anni

Written by Giuseppe Sala.

Giuseppe SalaArticolo del Giorno.

«Se vincerò sarò sindaco per altri cinque anni. Se perderò mi cercherò un lavoro e garantirò il fatto che continuerò dal Consiglio comunale a portare avanti le battaglie politiche che mi sono intestato». È la prima volta, dopo l’annuncio della ricandidatura dello scorso 7 dicembre, che il sindaco Giuseppe Sala parla pubblicamente anche dell’ipotesi di una sconfitta alle elezioni comunali del 2021 e spiega cosa farebbe in quel caso.
Il numero uno di Palazzo Marino fa capire che molto probabilmente tornerebbe a fare il manager, ma non lascerebbe lo scranno in Consiglio comunale.
Una scelta, quest’ultima, apprezzata dalla segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani: «Sala dimostra ancora una volta di avere a cuore Milano e l’impegno nel voler continuare a portare avanti battaglie giuste e necessarie per i cittadini».
Il sindaco, intanto, ribadisce che in un eventuale secondo mandato punterebbe sulla discontinuità: «Non dobbiamo solo subire le conseguenze della pandemia, bisogna essere rapidi nell’immaginare un’evoluzione. Cosa farà Milano? Nella prima fase da un lato ci sarà la progettazione della città del futuro, ma dall’altra dovremo essere molto attenti ai bisogni: in tanti stanno perdendo il lavoro». Sala spera in un aiuto da parte dell’Unione europea e del Governo italiano. Non a caso, insieme ad altri sindaci, ha già avanzato una richiesta precisa sulla ripartizione dei fondi del Recovery Fund in arrivo per l’Italia: «Noi sindaci abbiamo chiesto all’Europa che il 10% di quei fondi vada direttamente alle Città metropolitane. Il motivo? L’Italia non ha strutture per gestire flussi così importanti di denaro».
Il primo cittadino, subito dopo, parla della rivoluzione della mobilità e dell’ambiente che ha in mente, dalla battaglia contro il fumo alle fermate dell’autobus e allo stadio fino alla riduzione del numero di auto in città: «L’ambientalismo non è una moda ma un sentimento che ha pervaso la nostra società. In corso Sempione in futuro non ci dovranno essere più auto parcheggiate sotto gli alberi né nel viale principale né nel controviale. È una cosa di buon senso. Il tema ora è quanto ci si mette e in quanto si creano altri parcheggi. Bisogna avere il coraggio della visione». Sala, poi, indica un obiettivo di lungo periodo, da qui ai prossimi dieci anni: «Vent’anni fa c’erano 60 macchine ogni 100 abitanti e oggi ce ne sono 51 ogni 100. Tra dieci anni perché non possiamo scendere a un livello di eccellenza, cioè 40 auto ogni 100 abitanti? Come nelle città che oggi prendiamo a modello».

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