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Le restrizioni e i ristori

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervento di Franco Mirabelli in Tv a 7Gold.

Sottolineo il fatto che si sta parlando di persone. Stiamo perdendo centinaia di persone ogni giorno in tutta Europa. Penso che far fronte a questo sia la priorità.
La priorità è quella di riuscire finalmente ad abbassare la curva dei contagi e dobbiamo evitare che, con queste feste, si producano situazioni simili a quelle che si sono verificate nell’estate, quando si è abbassata la guardia ed è ripartita l’ondata della pandemia. Probabilmente la terza ondata ci sarà lo stesso, però, credo possiamo cercare di metterla da subito sotto controllo se evitiamo di fare in modo che queste feste diventino un’occasione di contagio.
Vedremo quali misure prenderà il Governo.
Non credo che cambierà molto rispetto a quanto già deciso per Natale e Capodanno.
Il problema sono gli assembramenti che abbiamo visto in questi giorni e, quindi, occorre regolamentare meglio i giorni prefestivi per evitarli.
Le misure vengono decise sulla base dei dati sanitari. Sicuramente c’è un atteggiamento molto prudenziale.
Purtroppo tutto questo ha un impatto sull’economia che andrà poi misurato e andranno ristorate tutte le attività che in questo frangente perderanno ulteriore incasso. Sicuramente questo lo faremo in tempi rapidi, come è già stato l’ultima volta.

Resto dell’idea che bisogna occuparsi di risolvere i problemi degli italiani. Non mi interessa fare la campagna elettorale in una fase così complicata.
Recentemente si è divisa l’Italia in diverse zone e per questo sono stati fatti poi decreti diversi con misure che corrispondevano alle diverse tipologie di restrizioni.
Bar e ristoranti hanno ricevuto subito i ristori sui conti correnti, come avevamo annunciato.
Man mano si sta cercando di ristorare tutte le categorie.
Qualcuno non li avrà ricevuti per qualche intoppo burocratico ma la maggioranza degli aiuti sono arrivati e, comunque, è migliorato molto il funzionamento della Pubblica Amministrazione rispetto alla prima fase.
Sicuramente si proseguirà con i ristori dove ci saranno restrizioni e alcuni dei quali sono già previsti, in quanto le norme restrittive per le Festività ci sono già.
Questa volta, l’idea per cui sia necessario dare una stretta per limitare i contagi vede concordi i Presidenti delle Regioni, i sindaci e non c’è la distinzione che c’era stata le volte precedenti.
Recentemente è stato approvato, anche con il voto favorevole dell’opposizione, la possibilità dell’aumento dell’indebitamento per garantire che si possano dare ristori a chi ha perso il reddito.
Non condivido, quindi, chi dice che i ristori non arrivano. Le aziende hanno ancora la cassa integrazione garantita per i dipendenti.
C’è invece un problema serio su cui dovremo lavorare per essere pronti quando scadrà il blocco dei licenziamenti, sia per rinnovare gli ammortizzatori sociali ma soprattutto per rilanciare l’economia.
Già nella Legge di Bilancio sono inserite norme importanti con cui vengono garantiti incentivi alle aziende che assumono persone a tempo indeterminato.

Sicuramente bisogna fare in fretta a decidere quali nuove restrizioni ci saranno per i ristoranti.
È chiaro, però, che nessuno si diverte a chiudere bar e ristoranti ma lo si sta facendo per salvaguardare la salute delle persone. Le categorie che sono state penalizzate sono anche state risarcite.
C’è stato un problema con i ristori nella prima fase ma ora sono aumentati nelle cifre e arrivano anche a destinazione in tempi rapidi.
Sicuramente saranno stati fatti degli errori: si sta agendo in emergenza.
Sento fare molte critiche che vanno dal fatto che si indennizza troppo al fatto che si danno pochi ristori, dal fatto che il Governo è troppo assistenziale al fatto che i ristori arrivano troppo tardi.
Forse chi critica dovrebbe mettersi d’accordo con sé stesso visto che sostengono tutte le tesi e, soprattutto, non si capisce quale sarebbe la proposta alternativa.
Si sta cercando di trovare un equilibrio tra le misure e chi non è d’accordo dovrebbe provare ad indicare un’altra strada oltre che criticare.
È evidente che c’è stato un problema generale e si sono dovuti dare ristori a tutti in maniera indifferenziata perché la situazione di emergenza non consentiva di perdere tempo a differenziare. Sicuramente questo, però, andrà fatto nei prossimi decreti.
Per le famiglie indigenti è stato istituito il reddito di emergenza, recentemente prorogato. Inoltre, sono stati dati 400 milioni ai Comuni per dare un aiuto alimentare alle persone che lavoravano nel sommerso, quindi anche chi faceva lavoro in nero e l’ha perso. Queste risorse vengono gestite dai Comuni con i Servizi Sociali per individuare chi ha bisogno.

Avremmo tutti voluto passare un Natale normale ma non è possibile vista la situazione sanitaria che abbiamo. Il virus c’è e appena abbassiamo un po’ le difese riparte.
Ci sono centinaia di persone che stanno morendo da sole ogni giorno. Io penso che la priorità sia impedire che questo continui ad avvenire.
Troveremo i modi per farci gli auguri e per manifestare affetto ma vogliamo evitare che siano necessari altri lockdown. Questo serve al Paese e a salvare le persone.

Ai vaccini mi pare che ci stiamo preparando bene.
Sappiamo cosa dovremo fare; abbiamo la garanzia che i vaccini arriveranno in tempi rapidissimi.
La vaccinazione partirà dalle categorie professionali più a rischio e dalle persone anziane nelle RSA; ci saranno centri vaccinali in tutte le città.
È una buona notizia anche il fatto che in Europa si inizierà a somministrare il vaccino prima della fine dell’anno.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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