L'austerità è finita

Lo afferma David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, in un'intervista ad Avvenire in cui osserva che "la discussione sul Mes deve essere molto più pragmatica di quel che è oggi in Italia: qual è il progetto per rafforzare la sanità pubblica? Ambulatori, nuovi ospedali, ricerca, attrezzature? Poi ti guardi intorno, vedi chi ti può dare i soldi al tasso migliore".
"Il Mes mette a disposizione fino a 37 miliardi, un'enormità per il sistema sanitario italiano, allo 0,1% di interessi e con scadenze di minimo dieci anni. Non ci sono condizioni capestro o Troika", rileva Sassoli, che si dice "meravigliato di un dibattito che è solo italiano". Nell'Ue "vedo una coscienza nuova. Si avverte la necessità di avere una risposta comune a fenomeni globali perché anche i Paesi che si ritengono più forti verrebbero travolti. Inoltre, si è affermata la consapevolezza che per promuovere i valori europei c'è bisogno di più politiche comuni", dichiara Sassoli. "Siamo alla vigilia di scelte storiche ed è normale che ogni Paese esprima i propri interessi. Non dobbiamo strozzare il dibattito, ma arricchirlo per arrivare a soluzioni condivise".
Intervista di Avvenire (file PDF)»