Serve destinare ai Comuni le risorse necessarie a garantire i servizi

“Destinare risorse ai Comuni- continua Villani- è sempre un bene perché significa avere la garanzia che saranno usate per il bene collettivo. Essenziale però stabilire priorità. La necessità è quella di destinare i 350 milioni di euro destinati ai Comuni a progetti già cantierabili. Il rischio altrimenti è che i fondi vadano dispersi e non siano neppure sufficienti a stilare un progetto”.
“Per quanto riguarda i 2 miliardi e 600 milioni stanziati dalla Regione- conclude Villani- ,anche in considerazione del pesante indebitamento che comportano, devono essere destinati tenendo conto delle priorità dei territori. Il problema dei Comuni, soprattutto di più piccoli, è il bisogno urgente di fondi aggiuntivi da destinare alle spese correnti. Non bastano le risorse destinate agli appalti. Servono fondi per poter garantire, nel reale avvio della fase 2, i servizi,. Basti pensare, solo per fare alcuni esempi, a quanto servirà da settembre per le scuole, i centri anziani e disabili. La gestione delle risorse , infine, non può avvenire in modo unilaterale . Perché sia efficace deve essere condivisa tra Regione, Governo e amministrazione locali. Altrimenti rischia di perdere ogni efficacia".
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