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La Regione ha sottovalutato i rischi sulle RSA

Written by Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiIl vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Carlo Borghetti, durante il suo intervento nell'aula di Palazzo Pirelli in merito alla proposta di risoluzione sulle misure di sostegno ai cittadini colpiti dalla crisi dell'emergenza sanitaria, ha affermato che, nell'ambito della questione delle Rsa, c'è stata, da parte di Regione Lombardia, una sottovalutazione del rischio. "Sempre di più - ha dichiarato Borghetti - i numeri ci chiedono cosa sia successo, a prescindere dalle indagini in corso da parte della magistratura e da quella commissione interna istituita da regione Lombardia. È nostro compito capire quale sia stata o non sia stata l'azione di Regione Lombardia di proteggere e sostenere l'assistenza di queste strutture, partendo da una considerazione fondamentale: l'età avanzata, la diffusa comorbilità presente nella quasi totalità degli ospiti, e la stretta convivenza avrebbe dovuto far accendere un campanello d'allerta in Regione Lombardia, queste sono le vittime perfette del virus.
Questa considerazione evidentemente non è stata posta alla base delle iniziative di Regione Lombardia nei confronti delle case di riposo". "Molti di noi - ha riferito Borghetti - avevano avuto modo di far presente, nelle poche occasioni di confronto con la giunta, questa necessaria attenzione, anche perché c'è un principio di prudenza che la Regione ha seguito un po' a singhiozzo durante questa crisi".
"Ricordo - ha proseguito il vicepresidente Pd del Consiglio regionale - che fu lo stesso Fontana in quest'aula a dire che si trattava poco più di un'influenza. Un piano pandemico Regione Lombardia ce l'aveva, aggiornato a una decina di anni fa, che prevedeva particolare attenzione proprio verso quel mondo. Invece, arriva una delibera dell'8 marzo che denota una sottovalutazione del rischio nelle Rsa incredibile, non è la causa di tutti questi morti, ma è una sottovalutazione del rischio. Non c'è nessuna consapevolezza di sostenere queste strutture nella loro attività, nella lotta al Covid. A quell'epoca c'erano solo timidi riferimenti sullo scaglionare i parenti, nessuna chiusura dei centri diurni, nessuna fornitura di dpi e tamponi. Era illusorio pensare che si potessero separare i reparti". Il consigliere del Pd ha risposto inoltre alle repliche spesso fatte dalla giunta sul fatto che le Rsa sono quasi tutte private: "Le Rsa sono accreditate dalla Regione Lombardia, pagate per quasi metà dalla Regione, regolamentate e vigilate dalla Regione Lombardia e preservare dal virus quegli anziani non doveva essere un suo compito? Non solo per salvaguardare gli ospiti ma le comunità circostanti". Borghetti ha concluso il suo intervento precisando che "bisogna fare in modo che ci siano le condizioni perché i tamponi vengano fatti, chiedo di dare la priorità, che non siano messi in coda ad altri servizi, che vengano fatti agli operatori e ai pazienti asintomatici che devono essere isolati. Possiamo ancora recuperare aiutando, non solo istituendo commissioni d'inchiesta, che non vorrei servissero solo a lavare la coscienza e scaricare la responsabilità a qualcun altro".
Fonte: Agenzia Nova

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