Agricoltura sociale
Si tratta di un testo unificato, attualmente all'esame del Senato, che intende promuovere in Italia lo sviluppo di un'agricoltura fortemente attenta alle esigenze socio-sanitarie, educative, formative e lavorative dei territori.
L'agricoltura sociale, molto sviluppata in Olanda e Germania, racchiude una pluralità di esperienze non riconducibili ad un modello unitario, forse superato, di azienda agricola.
Si tratta di incentivare un tipo di agricoltura che sappia accogliere e sviluppare nelle fattorie, oltre all'attività fondamentale di produzione e allevamento, attività di carattere socio-sanitario, educativo, di formazione e inserimento lavorativo, di ricreazione, dirette in particolare a fasce di popolazione svantaggiate o a rischio di marginalizzazione. In Gran Bretagna, ad esempio, le fattorie sociali sono aperte ad attività di pet-terapy per persone disabili e anziane. Esistono anche modelli di fattorie sociali che ospitano asili nido e attività formative-educative.
Si tratta di incentivare un tipo di agricoltura che sappia accogliere e sviluppare nelle fattorie, oltre all'attività fondamentale di produzione e allevamento, attività di carattere socio-sanitario, educativo, di formazione e inserimento lavorativo, di ricreazione, dirette in particolare a fasce di popolazione svantaggiate o a rischio di marginalizzazione. In Gran Bretagna, ad esempio, le fattorie sociali sono aperte ad attività di pet-terapy per persone disabili e anziane. Esistono anche modelli di fattorie sociali che ospitano asili nido e attività formative-educative.
L'agricoltura sociale, oltre ad essere una nuova opportunità economica e occupazionale, permette di migliorare la fruizione del territorio con una nuova attenzione alla qualità della vita e alle relazioni nelle comunità rurali. Non solo, grazie a questo disegno di legge si promuovono buone pratiche volte a migliorare l'educazione alimentare negli istituti scolastici, che potrebbero rifornirsi direttamente dalle fattorie didattiche. Alle Regioni l'onere di sostenere il patrimonio edilizio delle fattorie e delle coorti, mentre il Ministero istituirebbe, senza costi, un Osservatorio nazionale in grado di monitorare lo sviluppo dell'agricoltura sociale.
Info: www.eziocasati.it
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