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Italia in panchina nelle partite che contano

Written by Romano Prodi.

Romano ProdiLa scampata procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia, le nomine in Europa, la visita di Putin in Italia e la nomina del cinese Qu Dongyu al vertice della Fao, sono fra i temi che tocca Romano Prodi nel suo articolo di fondo sul Messaggero. A proposito dello stop alla procedura d'infrazione, Prodi spiega che come nelle sue previsioni "piccoli aggiustamenti necessari per venire incontro ai desideri di Bruxelles sono stati messi in atto e il ministro Salvini, contrariamente al solito, non ha buttato sul tavolo proposte volutamente provocatorie nei confronti della Commissione". Ancora, secondo le previsioni "avremo un nuovo esame a ottobre, nel quale sarà assai arduo presentare un bilancio per il prossimo anno compatibile con la necessaria strategia di risanamento dei nostri conti".
Venendo alle nomine europee, secondo l'ex premier "l'accordo raggiunto in questa settimana ci dice che Commissione, Consiglio e Parlamento avranno vertici strettamente controllati dal tandem franco-tedesco, con l'appoggio spagnolo che, con questo, si è prenotato il posto di ministro degli Esteri dell'Unione. La Spagna gioca ora il ruolo che in passato ha giocato l'Italia: l'asse franco-tedesco non poteva uscire più forte". Prodi fa anche notare che "il nostro governo, avendo bocciato per ordine di Salvini la candidatura di Timmermans (amico dell'Italia e contrario all'austerità) non solo non ha ottenuto nulla ma non ha nemmeno potuto esercitare quel ruolo di mediazione che è sempre stato proprio dell'Italia anche nei periodi della maggiore debolezza". Con il risultato che "nessun italiano siede nei ruoli esecutivi dell'Unione e i nuovi vertici, al di là del valore delle singole persone, hanno in passato espresso posizioni ancora più lontane dagli interessi italiani rispetto alla precedente Commissione e al precedente Consiglio". L'unica consolazione "è che la rappresentanza femminile gioca finalmente un ruolo di rilievo anche nel vertice delle istituzioni europee". prodi definisce anche "un bel riconoscimento" la nomina di Sassoli alla presidenza del Parlamento Europeo che è arrivata nonostante "l'esplicita contrarietà del nostro governo". Una novità assoluta "è stata invece la nomina di un cinese alla direzione della Fao". Per ora "mi limito a sperare che questa assunzione di responsabilità da parte di un Paese che più di ogni altro ha dovuto lottare per fare uscire dalla fame i suoi cittadini sia di aiuto alla costruzione di una politica agricola più aperta ai bisogni di tutto il pianeta. E mi auguro che l'Italia, anche per il fatto di avere a Roma la sede della Fao, possa giocare un ruolo più attivo di quanto non abbia fatto in passato nella battaglia contro la fame nel mondo".

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