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I Fridays for Future e noi

Written by Arianna Censi.

Arianna Censi
Articolo pubblicato da Cooperazione & Solidarietà.

L’ultimo mese ha visto affacciarsi prepotentemente sulla scena internazionale, e anche italiana, il movimento dei ragazzi di Fridays for Future, che tutti i venerdì hanno deciso di scendere in piazza per ricordare a tutti l’urgenza di lottare con forza, determinazione, e adesso, contro i cambiamenti climatici, in difesa dell’ambiente e del futuro.
Simbolo di questo movimento di giovani è divenuta Greta Thunberg, l’adolescente svedese che, con la sua determinazione e la sua forza gentile e ostinata, ha obbligato i potenti della Terra, l’opinione pubblica mondiale, a mettere finalmente in agenda la questione dei cambiamenti climatici.
Ogni venerdì dunque, milioni di giovani, e non solo, scendono in piazza in tutte le maggiori città del mondo per dire con forza che non c’è più tempo e bisogna salvare il Pianeta.
Erano quasi centomila i giovani che lo scorso 15 marzo hanno marciato per le vie di Milano per la prima delle manifestazioni. Hanno chiesto azioni concrete a chi governa, stanchi di promesse vaghe e di rimandi a un futuro che gli appartiene ma che rischia di non arrivare.
A tal proposito, è da qualche anno che la Città metropolitana si sta impegnando, insieme al Parco sud, al Comune di Milano e agli altri comuni del territorio metropolitano, con progetti e azioni concrete. Con la consapevolezza che si devono non solo dare risposte, ma che bisogna agire, e farlo al più presto.
Lo scorso 21 Marzo, Giornata internazionale delle Foreste voluta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sono stati piantumati mille alberi all’Oasi di Lacchiarella. L’intervento di forestazione è stato promosso dal Comitato Parchi per Kyoto con il contributo di C&A Foundation, della Città metropolitana e del Parco Agricolo Sud Milano.
L’area rappresenta un ambiente unico nel panorama dei parchi di cintura metropolitana, non solo per la sua forte vocazione agricola ma per la grande varietà di specie animali e vegetali presenti. Gli alberi piantumati andranno ad arricchire il contatore del Comitato Parchi per Kyoto, onlus costituita nel 2007 da Federparchi - Europarc Italia, Kyoto Club e Legambiente, per promuovere le politiche di abbattimento delle emissioni di CO2 dai target europei sul clima.
Altro grande progetto che si sta compiendo in questo periodo è quello denominato ForestaMi, che punta ad aumentare del 30% la superficie verde metropolitana con alberi che intrappolano le particelle nocive, producono ossigeno e abbassano le temperature.
A questo obbiettivo si associa quello di piantare tre milioni di nuovi alberi all’interno del territorio della città metropolitana entro i prossimi dieci anni.
Saranno poi consegnati entro questa estate i boschi, con circa 32mila alberi, piantati grazie alle opere di compensazione ambientale dovute ai lavori della TEEM, nella zona sud est del territorio metropolitano.
Questa operazione, che arricchisce l’area boschiva del Parco Sud, ha consentito l’acquisizione di importanti porzioni di terreno al cui interno si trova anche il Rile, un antico fontanile, un’opera naturalistica di grande pregio, entrata a far parte del patrimonio pubblico.
C’è poi il caso del recupero dell’Area Expo che prevede il 65% dedicato al verde e non edificato. Sappiamo bene che si tratta solo dell’inizio di un percorso, certamente virtuoso, che vuole portare alla riduzione delle emissione di CO2 sul territorio metropolitano. E sappiamo anche che se tali comportamenti “virtuosi” non vengono presi anche da altre amministrazioni potrebbe essere tutto vano.
Pensiamo ad esempio al semplice fatto che Milano e la sua metropoli sono in Pianura Padana, una pianura appunto, e le particelle di CO2 non sono solite rispettare i confini.
Si deve dunque agire tutti, insieme se possibile, dando un contributo concreto per migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente che ci circonda e, di conseguenza, la qualità della vita di tutti noi.

Per seguire l'attività di Arianna Censi: sito web - pagina facebook

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