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Milano e Atm, un binomio inscindibile

Written by Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala
Intervista di Metro.

Detto da sindaco, Atm è abbastanza milanese?
Per i milanesi Atm è sinonimo di trasporto pubblico. Lo è storicamente - visto che Atm risponde a questa mission da oltre 80 anni - e lo è perché rispecchia lo spirito milanese: offre un servizio che funziona e che si sta adeguando sempre più alle esigenze dei cittadini. E questa identità così definita e chiara nell’immaginario comune è certamente molto meneghina.
Il trasporto pubblico milanese può essere un esempio esportabile?
Milano può e deve essere un modello da seguire anche in questo campo. L’esperienza di Atm è, di fatto, già premiata all’estero: a Copenaghen, tramite una società del Gruppo, Atm gestisce la rete metropolitana. D’altro canto il trasporto pubblico è uno dei servizi su cui si gioca l’efficienza e il futuro delle città. Il fatto che, a Milano, nel 2017 sia stato realizzato il record di passeggeri, con 750 milioni di persone in transito sull’intera rete metropolitana e di superficie, è un segnale importante oltre che un punto da cui partire per migliorare ancora di più l’offerta.
I dati confermano (+6% nel 2018 rispetto al 2017) che ci sono sempre più persone che prendono i mezzi pubblici, qual è il mix vincente tra il Comune e Atm?
Come sostengo da tempo, il punto di forza della nostra città è la capacità di collaborare in vista di obiettivi comuni. Ciò si riflette anche nella relazione tra Comune e Atm: a guidare le nostre azioni è la condivisione di progetti e l’attuazione di iniziative volte a raggiungere lo stesso traguardo, per realizzare la stessa visione. Oggi puntiamo a far crescere il numero di utenti mettendo a loro disposizione efficienza, mezzi più attenti all’ambiente e una rete sempre più capillare in grado di coprire una porzione di territorio più vasta.
Nel 2030 Atm sarà Full Electric, se dovesse avere un altro sogno nel cassetto per il servizio di trasporto quale sarebbe?
Il sogno - che è già un impegno - è di ampliare la rete metropolitana con l’estensione della M5 fino a Monza (oltre al fatto di portare a termine la realizzazione della M4 nei tempi previsti). Investire in mobilità - in infrastrutture e gestione del servizio - è il miglior modo per dimostrare di avere a cuore i cittadini e turisti, il loro tempo e le loro esigenze di vita professionale e personale.
Lei è un grande utilizzatore di Instagram, che sappiamo gestire personalmente. Cosa le piace di questo strumento?
Mi piace l’immediatezza. Permette di raccontare in modo leggero quello che vedo, per come lo vedo, con un pizzico di ironia. In questo senso non uso Instagram per “fare politica”, ma per me è più una fonte di divertimento.
Sappiamo che segue il canale Instagram di Atm e ogni tanto ci mette pure dei like. Dai commenti del profilo emerge molto l’amore che i milanesi hanno per Atm. Come si spiega questo legame?
Come dicevo, nell’immaginario collettivo il trasporto pubblico a Milano è Atm: sono un binomio inscindibile. In qualche modo, la vita di tutti noi è scandita dalla presenza dei mezzi pubblici: sin da bambini prendiamo metro, tram, autobus, biciclette per andare a scuola, per raggiungere il posto di lavoro, per fare compere, per raggiungere gli amici o andare a trovare i nostri cari. I mezzi pubblici - anche nella loro estetica che è cambiata nel corso degli anni - raccontano storie di affetti, passioni e impegni… Forse è per questa ragione che il canale Instagram di Atm è particolarmente apprezzato: parla di Milano, dei milanesi e delle loro vite.

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