Print

Gli ambrogini

Written by Giuseppe Sala.

Giuseppe SalaIl Sindaco Giuseppe Sala ha consegnato le Civiche Benemerenze del Comune di Milano nella tradizionale cerimonia pubblica. I riconoscimenti sono stati: 2 Medaglie d’Oro alla Memoria, 15 Medaglie d’Oro, 20 Attestati di Civica Benemerenza.

Ecco il discorso del Sindaco, Giuseppe Sala:

Care e Cari Milanesi, a tutti voi buon Sant’Ambrogio.
Nessun 7 Dicembre è uguale ad un altro: ogni anno la nostra festa ci sorprende, ci emoziona, ci fa crescere, ci fa innamorare ancora di più della nostra città: una città che appartiene ai milanesi e al mondo.
Ogni 7 Dicembre è anche l’occasione per scoprire, nel vasto tesoro milanese, storie, talenti, esempi di generosità civica e di innovazione culturale. È l’occasione per mettere in luce le tante qualità ambrosiane: quelle che ci rendono uniti, liberi e generosi. Ed è per me, come Sindaco, l’occasione per dire ai miei concittadini e a tutti che sono felice ed orgoglioso di essere il Sindaco di questa straordinaria città. Una città chiamata oggi come non mai ad essere guida e fonte di ispirazione per l’Italia e per l’Europa. Le donne, gli uomini, le organizzazioni e le associazioni cui oggi Milano consegna la più alta onorificenza civica offrono un ritratto esemplare delle molte virtù di questa città. Virtù antiche, ma capaci di adattarsi alle esigenze di oggi con pragmatismo e con coraggio.
Tra poco sentiremo descrivere i loro meriti e la loro generosità. Ma ciò che colpisce è la visione complessiva che se ne ricava: la visione di una città dove non manca mai chi sa fare il primo passo, chi sa rinunciare ad una parte del proprio interesse per dedicarsi agli altri. E’ così che si edifica una città, è così che se ne costruiscono le fondamenta.
Penso alle due Medaglie d’Oro alla Memoria: Luigi Luca Cavalli Sforza, che ha fatto della scienza genetica una chiave di verità sulla dignità e sulla parità di tutti gli uomini e contro il razzismo e Ulianova Radice, instancabile testimone della Shoah, dei crimini dello stalinismo e dei regimi dell’Est europeo, dei genocidi armeno e ruandese, dei crimini razziali in Sud Africa.
Penso ai testimoni della libertà, a chi ha lottato per la democrazia come Laura Wronowski che ha subìto la persecuzione fascista, ha partecipato alla Resistenza e come giornalista continua a testimoniare il valore della Liberazione. Con lei premiamo Arianna Szörényi, deportata ad Auschwitz e a Bergen-Belsen con l’intera famiglia, promotrice di tanti eventi di testimonianza in tutta Milano.
Mi fa particolarmente piacere quest’anno l’assegnazione della Benemerenza civica a tanti protagonisti della scienza e della ricerca milanese impegnati nella lotta contro il cancro a livello internazionale: Marco Alloisio, chiurgo toracico, Alberto Mantovani, immunologo e oncologo, Simona Polo, biologa genetista e Gabriella Farina, direttrice del reparto di Oncologia del Fatebenefratelli. La scienza e la ricerca sono rappresentati quest’anno anche da Massimo Recalcati, psicoterapeuta, autore di tante pubblicazioni, impegnato per l’accessibilità delle cure psicanalitiche ancora negate a troppi che non possono permettersele.
Tante le onorificenze tributate a chi rappresenta il grande cuore di Milano: Alberto Fontana, presidente della Ledha, fondatore del Centro Clinico NeMO (NEuroMuscular Omnicentre), protagonista di tante battaglie per i diritti di chi soffre di patologie neuromuscolari. Il riconoscimento di Milano va anche a padre Maurizio Annoni, presidente di Opera San Francesco per i Poveri, a Massimo Maria Molla, presidente onorario di AVIS e don Antonio Villa già parroco di San Babila e fondatore della Scuola Camillo Di Gaspero a Tarcento, nel Friuli colpito dal terremoto.
Il mondo della cultura e dello spettacolo è quest’anno protagonista con Filippo Crivelli, regista d’opera internazionale, e con Elio e Le Storie Tese: un gruppo che da 38 anni, partendo dal Liceo Einstein, è diventato il simbolo stesso dell’essere milanesi nella musica leggera con impareggiabile stile, leggerezza e ironia. Jacopo Tissi è il primo ballerino italiano e scaligero nella storia ad essere entrato nel Corpo di Ballo del Bolshoi di Mosca. Il mondo del teatro milanese, un punto di forza della nostra identità culturale, è oggi presente con: Donatella Massimilla, regista particolarmente impegnata nella direzione e scrittura di spettacoli sul mondo femminile, Anna Maria Prina, ballerina, direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e Aleardo Paolo Caliari, cabarettista, attore, cantautore, esempio della tradizione dei locali milanesi degli Anni Sessanta. Andreina Bassetti Rocca, presidente dell’Associazione Amici del Fai, che promuove il recupero e la conoscenza del patrimonio d’arte della nostra città. Sono con noi, poi, Massimo Bottura e Claudio Sadler, concorrenti ai fornelli e sulle guide di alta cucina ma uniti oggi per Milano. Massimo Bottura è uno dei più grandi (il più grande) chef del mondo e ha fatto del cibo un simbolo di inclusione. Insieme a Caritas ha ideato il Refettorio Ambrosiano nel segno dei valori dell’Esposizione Universale. Claudio Sadler è uno dei massimi esponenti della cucina milanese. Esemplare il suo impegno nella formazione dei giovani e nella promozione della professionalità, dello stile e dell’amore per la qualità nelle nuove generazioni di cuochi.
Fabio Roia, magistrato, presidente della Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano, è impegnato nella difesa legale e nel sostegno sociale delle donne e dei minori vittime di violenza. Con lui rendiamo presente qui oggi l’impegno di tutta la città perché cessi l’orribile piaga della violenza contro ogni donna.
Rappresenta l’imprenditoria e il dinamismo milanese Diana Fannj Zanè, fondatrice del gruppo IVRI e simbolo dell’imprenditoria femminile milanese: il suo gruppo dà lavoro a più di 4000 persone.
Tante le Associazioni del vivacissimo panorama milanese, impegnate sui diversi fronti della vita pubblica: welfare, cultura, volontariato, protezione civile cui tra poco consegnerò la benemerenza.
Permettetemi un abbraccio speciale ai Ragazzi del Progetto Giovani, che da pazienti oncologici dell’Istituto Nazionale dei Tumori hanno il coraggio di diffondere speranza e positività. A loro va il plauso di tutta Milano.
Un’altra menzione speciale va oggi, nel giorno della prima della Scala con Attila, a Giuseppe Verdi e a quella che chiamò l’“opera mia più bella”: la Casa di Riposo per Musicisti. Un’opera di lungimiranza sociale degna di un simile maestro. Ha ospitato dalla sua apertura nel 1902 oltre 1000 artisti, in serenità e dignità. Grazie a tutti gli ospiti, a chi vi lavora e grazie al grandissimo Giuseppe Verdi, emiliano, certo, ma certamente anche milanese.
Non può mancare a Milano il mondo dei media, di cui siamo la capitale italiana: Avvenire festeggia con l’Ambrogino i suoi 50 anni compiuti pochi giorni fa, il 4 Dicembre. Fu Paolo VI, nuovo santo della Chiesa Cattolica, che volle con illuminata sensibilità un giornale dei cattolici italiani che fosse aperto alle istanze della modernità. La Redazione di “Buone Notizie” vede oggi premiata la capacità di raccontare la positività sui giornali e sui media, mettendo in luce il bene spesso nascosto. A loro e al Corriere della Sera va il grazie di Milano.
E a proposito di buone notizie, ce n’è una che vorremmo ricevere al più presto: la liberazione di Silvia Romano. Alcune tra le Associazioni premiate oggi operano in Africa: ACRA, CIAI e IPSIA-ACLI. Insieme hanno dedicato il loro Ambrogino a Silvia Romano.
Silvia: tutta Milano è con te e ti vuole libera. Subito.
Si dice che oggi Milano si sta allontanando dall’Italia: non è vero. E’ vero invece che Milano vuole allontanare dall’Italia la decrescita, la regressione sociale, l’isolazionismo. E’ vero che Milano vuole essere la fune d’acciaio che tiene l’Italia saldamente ancorata all’Europa. Ma anche all’Oriente, al Mediterraneo, al Nord e al Sud America.
Se tra i tanti temi urgenti per far ripartire il Paese dovessi sceglierne uno prioritario su cui Milano può fare la differenza, sarebbe senza dubbio l’ambiente. La sfida della politica italiana e dell’intero Paese a partire dal 2019 ormai alle porte è l’ambiente. Il crollo del Ponte Morandi, con il suo carico di dolore, è stato un campanello di allarme che ha scosso tutta la Nazione. Ma le mareggiate liguri e i danni nel Veneto hanno un’altra volta rivelato la diffusa incapacità del nostro territorio di sostenere il cambiamento climatico, da nord a sud.
La sfida è grande, ma entro il 2030 Milano sarà un simbolo ecologico internazionale. Oggi, da Sindaco di Milano, nel giorno di Sant’Ambrogio, sento la responsabilità di parlare a tutti, mettendo Milano alla guida di una via italiana alla sostenibilità. Che vuol dire ricerca, tecnologia, lavoro, sviluppo e un nuovo futuro per l’Italia.
Dal meno al più, come sempre fa Milano. Più salute, più verde, più responsabilità e generosità. Edifichiamo la nuova Milano e una nuova Italia sulle vostre virtù, sui valori ambrosiani, su una ritrovata amicizia con la Terra che abitiamo.
A tutte e tutti voi, a Milano, ai tanti che amano la nostra città e guardano a lei con speranza, buon Sant’Ambrogio.

Per seguire Beppe Sala: sito web - Pagina Facebook

Pin It