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Non è normale che sia normale

Written by Chiara Braga.

Chiara BragaIn queste settimane sta entrando nel vivo la discussione della prima Legge di Bilancio presentata dal Governo Lega-5Stelle e su cui si sta consumando uno scontro senza precedenti con l’Europa. Solo qualche giorno fa la Commissione ha bocciato la manovra del governo italiano, lo spread schizza verso l’alto, brucia miliardi di euro di interessi e fa fuggire gli investitori esteri che finanziano il nostro debito pubblico rendendolo sostenibile; l’effetto è che aumenta il costo dei mutui per famiglie e imprese, le banche stringono sul credito e si prefigura un aumento delle tasse a carico proprio delle fasce sociali più in affanno. La preoccupazione di azzerare in pochissimo tempo i risultati in termini di stabilità e solidità costruiti negli anni scorsi e far precipitare il Paese in una condizione di isolamento europeo e difficoltà economica che produrrà impatti sulla vita di migliaia di famiglie e imprese.
Di fronte a questo quadro purtroppo il Governo italiano, nonostante qualche timido segnale di consapevolezza, sta dimostrando tutta la sua inadeguatezza e pericolosità: Salvini e Di Maio sono più preoccupati di difendere le loro “bandierine” utili a strappare qualche consenso in più o a tenere buoni i loro elettori insoddisfatti - penso al decreto “sicurezza” di Salvini e alla legge “spazzacorrotti”di Di Maio, portate avanti a colpi di forzature in Parlamento e che purtroppo produrranno gravi danni per i loro contenuti - piuttosto che dedicarsi a correggere i contenuti di una manovra economica che rischia di portare il Paese, e quindi gli italiani, sull’orlo del baratro. Come sempre lo schema è quello di additare il “colpevole” di turno -l’Europa cattiva, la finanza, le banche - e magari creare ad arte emergenze a forte impatto mediatico - come la scandalosa farsa della “Terra dei cuori” di cui parlo sotto - attraverso cui distogliere l’attenzione dalla realtà in cui ci troviamo. Di fronte a questo quadro sfido chiunque anche solo a pensare che si possano “mangiare pop-corn”: la situazione è troppo grave. Oltre a presentare giustamente le sue critiche e proposte alternative alla manovra del Governo come PD dobbiamo in ogni modo dimostrare di avere a cuore prima di tutto l’interesse del paese, ascoltando le voci preoccupate che si sollevano e sforzandoci di ritornare ad essere interlocutori credibili per molti che, a torto o a ragione, ci hanno voltato le spalle.
Credo fermamente che il congresso del PD che sta iniziando in queste settimane sia un passaggio necessario e non più rinviabile, ma che debba soprattutto tenere conto dello scenario in cui si svolgerà: una situazione così complessa per il paese, un campo della sinistra attraversato da grandi difficoltà, degli appuntamenti decisivi a primavera con le elezioni europee e quelle amministrative. Sabato scorso a Roma l’Assemblea nazionale ha di fatto dato il via al percorso congressuale; in quella sede sono stata nominata componente della Commissione nazionale per il Congresso, l'organismo che reggerà il partito in assenza degli organi elettivi e che avrà il compito di scrivere le regole e gestire i passaggi necessari all’elezione del Segretario nazionale. È un incarico che assumo con un grande senso di responsabilità, con l’equilibrio e l’imparzialità che questo compito richiede, perché sono convinta che la qualità del confronto democratico che ci attende è un pezzo fondamentale di questo cammino. In questi giorni ho ascoltato molte voci di militanti, segretari del nostro Partito - a proposito, congratulazioni e auguri di buon lavoro a Federico Broggi nuovo segretario del PD comasco e a Vinicio Peluffo che è stato eletto segretario regionale del PD Lombardo - sostenitori e elettori, delusi, arrabbiati, appassionati, ma tutti concordi nel chiedere al PD di provare con tutte le forze a utilizzare questo Congresso in modo sano e "generativo", per legittimare un nuovo gruppo dirigente capace di unire e guidare la nostra comunità politica verso le sfide importanti che ci aspettano, per ricominciare a costruire un’alternativa forte e credibile alla destra che oggi ci governa. Abbiamo una enorme responsabilità verso la comunità politica del PD e del centrosinistra che ci chiede rispetto e chiarezza. Il mio sforzo sarà tutto in questo senso, sapendo che la sana competizione delle idee e delle persone che si candidano a interpretarle non può mai perdere di vista il nostro vero obiettivo: contrastare la destra e lavorare per affermare i valori di una sinistra moderna e coraggiosa, che abbia a cuore la dignità delle persone, la lotta alle diseguaglianze e la sostenibilità ambientale, economica e sociale del futuro che vogliamo costruire.

Oggi è il 25 novembre, la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. I dati ci dicono che in Italia, solo nei primi 9 mesi del 2018, sono stati 32 i femminicidi e nel 2017 oltre 49.000 donne si sono rivolte ai centri antiviolenza. "La violenza nei confronti delle donne è una grave violazione dei diritti umani, eppure è tuttora diffusa in tutto il mondo. L'idea che le molestie o le violenze inflitte alle donne siano normali e accettabili è sbagliata e deve cambiare. Spetta a tutti noi dire no, respingere apertamente gli atti di violenza o molestia, sostenere le vittime" (dichiarazione della Commissione europea).

Per seguire l'attività di Chiara Braga: sito web - pagina facebook

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