L’Italia cambia, Grillo no
Grillo deve farsene una ragione: le province non esisteranno più. Deve farsene una ragione perché oltre alla demagogia e al populismo la politica ha il dovere di fare: con il disegno di legge che verrà approvato la prossima settimana, non solo ci saranno importanti risparmi di spesa – che anche Grillo dovrebbe apprezzare – ma si procede a riarticolare l'architettura istituzionale delle autonomie in maniera moderna. Grillo non lo sa, ma avere centri di decisione efficienti e politicamente funzionali è una risposta importante alla domanda di ammodernamento, funzionamento e garanzia dei servizi che viene dai cittadini. L’Italia cambia, Grillo no.
La principale abilità politica del Movimento 5 Stelle è quella di abusare di paroloni.
Ora, per M5S la proposta di riforma istituzionale approvata dal Consiglio dei ministri è 'dittatura'.
Così come la rielezione di Napolitano era un golpe e una manifestazione a Roma doveva diventare una Marcia su Roma.
La verità è che, dietro i paroloni, c’è il vuoto pneumatico delle proposta.
E, mentre il Paese finalmente cambia, i grillini rimangono fermi al nastro di partenza.
Ora, per M5S la proposta di riforma istituzionale approvata dal Consiglio dei ministri è 'dittatura'.
Così come la rielezione di Napolitano era un golpe e una manifestazione a Roma doveva diventare una Marcia su Roma.
La verità è che, dietro i paroloni, c’è il vuoto pneumatico delle proposta.
E, mentre il Paese finalmente cambia, i grillini rimangono fermi al nastro di partenza.