Per un Sistema Sanitario Universale

Questo è un post di accusa. Un’accusa ai cosiddetti "moderati" che poi moderati non sono proprio.

Quelli che tacciono e si defilano. Quelli che, anche se Salvini difende chi spara alle persone, non si espongono mai. Quelli che, di fronte al sostegno di Casapound al centrodestra (dove sia finito il centro, poi, non si sa), non fiatano.

A questi moderati appartiene anche il mio avversario diretto Guido Della Frera. L’uomo dei silenzi, che però, quando parla, fra trasparire una moderatezza tutta sulla carta. Perché chi fa il paladino della privatizzazione della sanità non è un moderato, ai miei occhi. È un reazionario. È una persona che mette avanti il profitto all’equità sociale.

E questa persona non dobbiamo in nessun modo farla arrivare in Parlamento: ha già contribuito a trasformare la sanità lombarda in una possibilità per pochi, dobbiamo evitare che lavori per creare per privatizzare tutta la sanità italiana.

Una società più equa è necessaria ed è anche possibile.

Come? Per cominciare, aumentando il fondo sanitario nazionale e così il numero di medici e infermieri. Tutti hanno diritto alla cura e, aggiungo, alla prevenzione.

Questa è una battaglia che voglio condurre nel prossimo Parlamento. L’esatto opposto di quella del mio avversario diretto e braccio destro di Formigoni nella privatizzazione della sanità lombarda, Guido Della Frera.

La lunghezza della lista d’attesa è una questione di vita o di morte, letteralmente. Non parlo solo o soprattutto delle attese mortificanti in pronto soccorso, ma di quelle per prestazioni diagnostiche essenziali.

Oggi chi ha risorse può tagliare i tempi attraverso la sanità privata, ma chi non ne ha deve attendere. Attendere. Attendere. Sperando di fare in tempo.

Questa è un’ingiustizia da contrastare con ogni mezzo, ed è ciò che mi impegno a fare, in favore di un sistema sanitario UNIVERSALE.