Novità importanti per le Cooperative a proprietà indivisa
La legge finanziaria per il 2018 contiene misure rilevanti e innovative per le cooperative a proprietà indivisa.
In questi anni abbiamo lavorato molto in Parlamento perché ci fosse il riconoscimento del ruolo sociale di queste realtà. Siamo così riusciti con la legge sull’emergenza abitativa, di cui sono stato relatore, e nel 2015 ad ottenere il riconoscimento del fatto che la proprietà indivisa andava riconosciuta come “prima casa” e, quindi, esclusa dal pagamento di IMU e TASI.
Come molti soci ricorderanno, inoltre, la battaglia per ottenere questo risultato non fu scontata e va a merito soprattutto delle tante mobilitazioni fatte dai soci stessi.
Come molti soci ricorderanno, inoltre, la battaglia per ottenere questo risultato non fu scontata e va a merito soprattutto delle tante mobilitazioni fatte dai soci stessi.
Oggi, con questa legge finanziaria, si raggiunge finalmente un altro obbiettivo importante per cui si è lavorato tanto in questi anni: la possibilità cioè per le nostre cooperative di poter beneficiare delle detrazioni previste per l’efficentamento energetico degli appartamenti e dei condomini, per i lavori di ristrutturazione edilizia e per gli interventi sul verde esterno.
Da queste opportunità erano finora escluse le cooperative.
In sostanza, nel testo della legge è prevista la detrazione del 50% del costo degli interventi che migliorano l’efficienza energetica e riducono i costi per il riscaldamento e l’inquinamento che produce. Stiamo parlando della sostituzione di infissi e finestre, della posa in opera di pannelli solari, della sostituzione degli impianti di riscaldamento con impianti dotati di caldaie a condensazione o con generatori di calore alimentati da biomasse.
Queste opportunità, da cui fino ad oggi le “indivise” erano escluse, possono produrre effetti importanti nel medio e lungo periodo, consentendo a costi contenuti, interventi che negli anni porteranno a ridurre le spese di riscaldamento in maniera significativa, riducendo la dispersione di calore e favorendo l’uso di sistemi di riscaldamento da energie rinnovabili, dunque, non solo meno inquinanti ma anche meno costose.
L’altra agevolazione riguarda la possibilità di accedere ad una detrazione del 50% delle spese anche per le ristrutturazioni degli stabili delle cooperative. In questo caso si tratta di interventi più significativi, con l’obbiettivo di mettere in sicurezza le strutture ma anche di realizzare una certificazione energetica migliore. Stiamo parlando di interventi che vanno dal rifacimento dei balconi fino a quello del “cappotto” esterno degli edifici. Anche questa è un’opportunità importante sia dal punto di vista ambientale sia da quello della sicurezza ma anche della valorizzazione del patrimonio delle cooperative.
Infine, anche le “indivise” - ed eventualmente ogni socio - avranno accesso ad un’ulteriore detrazione introdotta quest’anno per la prima volta, che consentirà di recuperare il 36% delle spese (fino a 5000 euro) per interventi di “sistemazione a verde” di aree scoperte di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
A tutto questo si è aggiunto, grazie ad un emendamento presentato in Senato e che verrà sicuramente confermato anche alla Camera dei Deputati, un intervento a tutela del risparmio e del prestito sociale. Per garantire tutti i soci del prestito sociale delle cooperative (non solo quelle a proprietà indivisa) sono state introdotte in finanziaria una serie di norme a garanzia dei soci che prevedono che il prestito sociale non possa superare del 30% il valore complessivo del patrimonio che ha la cooperativa e che prevedono che una parte del prestito sociale (circa il 30%) debba essere garantito da liquidità (e, quindi, che eventualmente quei soldi siano restituibili). Ci è sembrato utile tutelare il risparmio e i prestiti sociali, mettere delle regole chiare su un terreno che regole chiare prima non ne aveva. Le cooperative di Legacoop avevano già iniziato a ragionare su un regolamento interno ma è bene che si sia fatta una legge valida per tutti.
La legislatura è al termine e se serve fare un consuntivo dal punto di vista delle cooperative a proprietà indivisa credo si possa dire, anche alla luce di questi provvedimenti, che siano state riconosciute pienamente per il loro valore sociale e la loro funzione e sono state superate quelle norme che penalizzavano i soci.
Per i prossimi anni, credo che sarà comunque necessaria una riflessione, da fare con la stessa attenzione, su come dare nuovo ruolo ad un istituto come la proprietà indivisa, che com’è oggi funziona per l’esistente ma rischia di non poter essere utilizzato in futuro senza adeguamenti che lo rendano sostenibile economicamente.
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