Settore Ittico, sostenere la filiera e le imprese
Il settore ittico, che comprende la pesca tradizionale nei mari e l'acquacoltura in allevamenti, rappresenta per il nostro Paese una risorsa importante, da sostenere e valorizzare sempre. Secondo i dati della Fao, per quanto riguarda la produzione d'acquacoltura, il nostro Paese si posiziona al quarto posto (dopo Spagna, Francia e Regno Unito) con un importante 13%. Il nostro settore ittico rappresenta, insomma, un'importante occasione per l'occupazione e le imprese.
Eppure, nel 2016, abbiamo registrato un calo importante del pescato quantificabile attorno al -2,8%.
Il settore ittico, che comprende la pesca tradizionale nei mari e l'acquacoltura in allevamenti, rappresenta per il nostro Paese una risorsa importante, da sostenere e valorizzare sempre.
Il settore ittico, che comprende la pesca tradizionale nei mari e l'acquacoltura in allevamenti, rappresenta per il nostro Paese una risorsa importante, da sostenere e valorizzare sempre.
Secondo i dati della Fao, per quanto riguarda la produzione d'acquacoltura, il nostro Paese si posiziona al quarto posto (dopo Spagna, Francia e Regno Unito) con un importante 13%. Il nostro settore ittico rappresenta, insomma, un'importante occasione per l'occupazione e le imprese. Eppure, nel 2016, abbiamo registrato un calo importante del pescato quantificabile attorno al -2,8%.
La Camera dei Deputati ha approvato, le scorse settimane, un provvedimento contenente numerose deleghe al Governo per riordinare la normativa e sostenere l'industria della pesca. Affinchè il settore sia strutturato meglio e sia in grado di migliorare le proprie potenzialità.
Le principali misure previste dalla proposta di legge sono:
-L'istituzione di un Fondo per lo sviluppo delle filiera ittica di 3 milioni di euro per il 2018. Risorse utili per la modernizzazione del settore e il sostegno alle imprese;
-la delega al Governo per l'elaborazione di un testo unico per il riordino e la semplificazione della normativa di settore;
-la delega al Governo per il riordino della normativa in materia di concessioni demaniali per la pesca e l'acquacoltura e le licenze di pesca;
-la valorizzazione degli aspetti socio-culturali delle attività di ittiturismo e pesca turismo e l'intervento sui distretti ittici, istituiti per aree marine omogenee dal punto di vista ecosistemico, conciliando la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica e sociale.
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