Forconi: tolleranza zero verso i violenti
Chiediamo al governo di usare tolleranza zero verso chi si è reso responsabile degli atti violenti di questi giorni e di togliere subito i blocchi stradali che sono ancora operanti. Chiediamo anche di conoscere i nomi e le organizzazioni che sono dietro questi inaccettabili eventi: vogliamo cioè sapere chi c’era, oltre ai legittimi manifestanti, quali gruppi, sigle, tendenze politiche. La politica deve dare risposte, puntuali e rapide; ma nessun lassismo, nessun attendismo ci deve essere rispetto ai violenti. La soluzione dei problemi economici e sociali si trova qui, in Parlamento, o non si trova.
Raramente il nostro paese, in tempi recenti aveva collezionato una tale sequela di atti violenti, intimidatori, illegittimi e destabilizzanti come quelli di questi giorni. In alcune città centinaia di negozianti sono stati oggetto di visite più o meno minacciose da parte di non meglio identificate squadre o squadracce con atteggiamento tra il violento e il fascistoide. In particolare a Torino ci sono stati veri e propri assalti ai palazzi istituzionali. In altre città anche tentativi di assalto o intrusione alle sedi del PD e della CGIL. A tutti coloro che hanno subito angherie, minacce e violenze va la nostra solidarietà. Come ha detto il premier Letta ieri ‘il malessere sociale esiste ma non scambiamo le proteste di queste ore degli autotrasportatori per una cosa che è un’altra. Lisciare il pelo all’idea che chi rappresenta una piccola minoranza di una categoria economica possa parlare a nome di tutti, è uno stravolgimento delle regole della democrazia che noi non intendiamo seguire’. Questi giorni, sono stati accompagnati anche da dichiarazioni gravi fatte da leader politici abituati all’uso cinico della rabbia a fini elettorali; mi riferisco alle parole secondo me passibili di reato per l’incitazione all’insubordinazione delle forze dell’ordine espresse da Grillo e a quelle del neo segretario della Lega nord, Matteo Salvini, che invita i manifestanti ad occupare il Parlamento. Nessun ritardo per le risposte politiche dunque, ma nessuna cinica speculazione sulle ragioni della protesta, e nessuna tolleranza per la violenza, i ricatti e le squadracce che hanno messo a soqquadro le nostre città.
Beppe Grillo invita oggi le forze dell’ordine all'insubordinazione, li sprona a non proteggere i palazzi delle Istituzioni e dunque per conseguenza logica a non impedire le derive violente nei cortei. Questo appello è gravissimo e sicuramente destabilizzante, esattamente come vuole il suo autore: esula dalle legittime opinioni politiche e calpesta inviolabili principi costituzionali per i quali le forze dell’ordine hanno come compito decisivo quello di assicurare la sicurezza delle Istituzioni e dei cittadini, a prescindere dalle scelte politiche che si compiono nel nostro Parlamento democratico.
Grillo vuole scardinare i fondamenti della democrazia. Mentre da Torino, da Savona e da molte altre città si contano i feriti tra le forze dell’ordine e decine e decine di segnalazioni di minacce ricevute da negozianti per obbligarli alla serrata, non si può rimanere indifferenti a queste parole del leader dei Cinque Stelle, che sembrano provocazioni ma che possono diventare un pericolo reale.
Grillo vuole scardinare i fondamenti della democrazia. Mentre da Torino, da Savona e da molte altre città si contano i feriti tra le forze dell’ordine e decine e decine di segnalazioni di minacce ricevute da negozianti per obbligarli alla serrata, non si può rimanere indifferenti a queste parole del leader dei Cinque Stelle, che sembrano provocazioni ma che possono diventare un pericolo reale.