Non dare forza al referendum di propaganda leghista

La Lega, quindi, in Lombardia ha voluto fare questo referendum per avere un momento di propaganda politica in vista delle elezioni.
Oltretutto, la Lega sta raccontando ai cittadini cose diverse da quelle contenute nel quesito referendario. Il quesito, infatti, riguarda la richiesta di maggiori competenze per la Regione Lombardia, nell’ambito di quanto previsto dalla Costituzione; non prevede invece il far rimanere le entrate fiscali in Lombardia o la diminuzione delle tasse per i cittadini lombardi che, oltretutto, non sarebbero neanche possibili. Si prendono, dunque, in giro i cittadini e l’unico dato certo è che nelle casse della Regione ci saranno oltre 54 milioni di euro in meno che potevano essere spesi per fare altre cose. [Video dell'intervento].
Non bisogna, quindi, dare forza a questo progetto propagandistico, pur restando sempre disponibili a dare una mano per avviare le trattative con il Governo per chiedere l’attribuzione di maggiori competenze alla Regione Lombardia. Se invece si vuole fare un lavoro utile solo a portare più voti a Maroni, ovviamente, non siamo d’accordo e non siamo disponibili, anche perché Maroni non ha fatto nulla per la Lombardia di aggiuntivo rispetto a ciò che c’era già.
Penso, inoltre, che in Lombardia sia ora di cambiare e auspico che lo capiscano anche tutte le forze politiche del centrosinistra che oggi abbiamo in campo un candidato come Giorgio Gori che può allargare il consenso e rappresentare davvero un’alternativa vincente. [Video dell'intervento].
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