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Commercio, antiracket, legalità

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Intervento svolto nell'ambito della Notte Rossa (video).

Occupandomi di criminalità organizzata, posso dire che abbiamo la certezza che oggi c’è una consistente presenza della ‘ndrangheta al Nord, con dei veri e propri insediamenti, anche se non omogenei su tutto il territorio. La caratteristica principale di questa situazione è che la ‘ndrangheta è al Nord per starci.
Noi, solitamente, abbiamo l’idea di una criminalità organizzata che arriva al Nord con le valigette piene di soldi guadagnati dalla droga e da investire in borsa, mentre in realtà non è così.
La ‘ndrangheta arriva al Nord, si insedia nei territori e poi cerca di utilizzare i soldi che derivano dalle varie attività illecite all’interno dell’economia legale, condizionandole e appropriandosi di imprese anche di dimensioni significative ma c’è anche un’attenzione al commercio.
Anche per quanto concerne questo aspetto, però, dobbiamo uscire dagli schemi che abbiamo in mente e non pensare a ‘ndranghetisti che girano per i negozi minacciando o chiedendo soldi.
L’attenzione della ‘ndrangheta al commercio si manifesta, infatti, anche in modo molto differente.
L’ultima inchiesta che ha coinvolto anche il Comune di Seregno riguardava una locale della ‘ndrangheta che a Cantù creava una serie di eventi (come risse, minacce ai clienti) per intimidire gli esercenti del centro per avere la possibilità di stare lì e utilizzare quei luoghi. Questo consente alla ‘ndrangheta di ottenere il controllo del territorio.
Assumere il controllo di una serie di esercizi commerciali, infatti, serve ad avere anche il controllo del territorio (ad esempio gestendo edicole o fioristi).
Accanto a questo c’è anche il tema delle forniture: in alcune inchieste è emerso che la criminalità organizzata ha usato la propria capacità di intimidire gli esercenti per imporre alcune marche (il caffè, ad esempio, è entrato in più inchieste).
Intrecciato a tutto ciò, c’è l’investimento diretto nei locali pubblici.
Quando in alcuni quartieri ci sono esercizi commerciali che cambiano la proprietà con una frequenza elevata e la percezione comune è che siano negozi che non funzionano (perché vuoti o perché non servono), è evidente che si crea un meccanismo combinato tra il riciclo di denaro e il controllo del territorio.
Inoltre, c’è l’acquisizione di tipologie di esercizi commerciali come bar o ristoranti che possono diventare funzionali a incontri. Un esempio di ciò era la masseria di Cisliano, che era un grandissimo locale ristorante funzionante, con saloni per banchetti ma, contemporaneamente, era il punto di ritrovo e operativo della locale dei Valle, con anche le stanze per picchiare le persone che venivano minacciate o che non pagavano ciò che era loro richiesto.
Più che il “pizzo” nella forma tradizionale, al Nord pesa molto l’usura e questo diventa un modo per condizionare tutte le attività private.
In una fase di crisi, la possibilità di trovare credito anche quando non si riusciva ad ottenerlo dalle banche, è stato un problema che ha consentito alla criminalità organizzata di entrare nell’economia legale e di condizionarla.
Di fronte a questa possibilità della ‘ndrangheta di avere molti soldi e di poterli mettere a disposizione degli imprenditori, la Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha segnalato che, però, non sono stati pochi gli imprenditori stessi che hanno cercato volutamente la ‘ndrangheta. L’omertà, quindi, non riguarda solo la paura per possibili ritorsioni ma comprende un vero e proprio coinvolgimento degli imprenditori, tanto che alcuni vengono anche rinviati a giudizio con l’accusa di associazione mafiosa perché, di fronte all’evidenza di un rapporto con la ‘ndrangheta, dimostrato da intercettazioni, hanno continuato a negare.
Serve, dunque, che anche le associazioni imprenditoriali e del commercio costruiscano gli anticorpi di fronte a questi fenomeni. Anche in Commissione Antimafia ci siamo più volte posti questo problema. La costruzione di anticorpi conviene perché è evidente che un commerciante o un imprenditore che ha la protezione della ‘ndrangheta è più competitivo degli altri e questo rischia di mettere in un angolo l’economia legale.
Assolombarda così come l’organizzazione del Commercio stanno provando a sensibilizzare i loro aderenti su questo tema. Questo, infatti, è un tema serio che troppo spesso viene derubricato.
La ‘ndrangheta che fa questo lavoro, la si vede poco, non spara ma riesce ad infiltrarsi nella nostra economia con miliardi di soldi di provenienza illecita che possono condizionarla e, quindi, condizionare la nostra democrazia.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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