Nomine in sanità
I criteri di nomina dei direttori generali di Asl e ospedali lombardi mettono in difficoltà il centrodestra in Regione. Dopo oltre un mese dall’inizio della discussione del progetto di legge elaborato dalla giunta Maroni per recepire i criteri del decreto dell’ex ministro Balduzzi, spunta ora un testo alternativo firmato dal relatore Angelo Capelli, del Nuovo Centrodestra. Il nuovo testo è stato presentato oggi in commissione sanità. Tecnicamente si tratta di un emendamento sostitutivo del testo uscito dall’assessorato di Mantovani (FI), e, nel dettaglio, mira a tenere in capo alla Giunta la potestà della scelta dei vertici della sanità lombarda, riducendo il campo d’azione della commissione di valutazione indipendente prevista dal decreto. Il progetto di legge dovrebbe essere licenziato martedì prossimo e approdare in aula il 18 dicembre.
La maggioranza che sostiene Maroni è in piena confusione. Il tema delle nomine è attualissimo visto che entro la fine dell’anno potrebbe essere rinnovata una parte dei vertici delle Asl e delle aziende ospedaliere. Evidentemente non c’è convergenza tra le diverse anime della maggioranza che tra breve si ridistribuiranno le poltrone. Noi vorremmo che finalmente le nomine fossero del tutto svincolate dalla politica ed espressione del merito dei singoli, ma l’introduzione di una commissione di valutazione davvero indipendente che agisca liberamente selezionando i migliori profili secondo criteri davvero oggettivi, così come noi chiediamo da tempo, va contro i programmi della maggioranza in Regione.