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A Milano un’agenzia internazionale per l’acqua

Written by Corriere della Sera.

Livia Pomodoro
La proposta di Livia Pomodoro: è un’eredità di Expo e l’Italia ha esperienze in questo campo.
«Aveva ragione Romano Prodi. Serve un’Agenzia internazionale sull’acqua e deve avere sede a Milano perché questa è una eredità culturale di Expo». Livia Pomodoro parte dalle cronache recenti: «Prenda il caso di Roma. Ne parliamo perché è diventata una vicenda quasi drammatica, ma l’emergenza esiste ed è diffusa in Italia e nel mondo». Cita San Paolo del Brasile: «In luglio avevano annunciato perfino con dei graffiti che 20 milioni di abitanti rischiavano di restare con i rubinetti asciutti ma non si è trovata la soluzione».
Anche perché spesso si corre ai ripari quando ormai è troppo tardi. Eppure i problemi sono noti: c’è quello delle perdite dei manufatti idraulici, quello dell’acqua rubata, quello dell’utilizzo dell’acqua in agricoltura, per non contare le calamità naturali.
E poi ci sono i paradossi di falde troppo alte con conseguenti inondazioni a ogni pioggia un po’ sostenuta. «Nell’economia circolare del futuro — insiste — il nesso fra cibo, acqua e ambiente è strettissimo e o valutazione che porti a soluzioni possibili deve partire da lì».
Pomodoro presiede il Milan Center for Food law and Policy, nato per accompagnare i contenuti di Expo 2015 dedicata a Nutrire il Pianeta, Energia per la vita. È in partenza per Astana dove si sta svolgendo un’altra Esposizione, dedicata al tema dell’energia del futuro: «Portiamo il nostro contributo e un esempio concreto di buona pratica al quale sta lavorando l’Università Bicocca con il suo dipartimento di Scienze Marine, di cui il nostro centro è copartner. Hanno elaborato un progetto molto innovativo che consente il riutilizzo di acque già usate, le rende potabili o comunque nuovamente fruibili in ambito domestico».
È qui che torna l’idea di Prodi. «Era stato il primo — conferma — a intuire la necessità di creare un ente sovranazionale per unire esperti, studi, proposte e obiettivi. E per valorizzare le attività imprenditoriali già esistenti nel nostro Paese legate al tema e avanzate ad esempio sul tema dell’uso dell’acqua in agricoltura».
Un’Agenzia dunque: «Io aggiungo che deve avere sede a Milano perché dopo Expo è diventata polo di attrazione per chi vuole lavorare su questi temi e per tutti quei soggetti che hanno a cuore i diritti dei cittadini e il futuro sostenibile del pianeta».
Il primo tassello è un forum mondiale sul tema «Regole dell’acqua e regole per la vita» che il Milan Center organizza per il 27 e 28 settembre. L’evento vedrà la presenza di rappresentanti dei più importanti organismi internazionali (dalla Fao, all’Ocse, all’Onu) per un momento di «riflessione congiunta».
Si parlerà anche del ruolo fondamentale delle donne che, soprattutto nei Paesi dove la carenza d’acqua si fa sentire, cercano soluzioni alle economie locali o che si distinguono nell’attività di pace: perché spesso i conflitti nascono proprio dalla scarsità di questa risorsa.
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