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Crescono gli occupati, sopra 23 milioni per la prima volta dal 2008

Written by Associazione Democratici per Milano.

IstatA luglio - fa sapere l'Istat - aumentano degli occupati, + 59 mila unità, e si verifica un drastico calo degli inattivi, -115 mila. Aumenta quindi la quota di persone che pur non avendo un lavoro si mette alla ricerca, e questo fa crescere il tasso di disoccupazione, cioè il numero di persone che sono a caccia di un impiego ma non lo trovano. Risale, per lo stesso motivo, anche la disoccupazione giovanile che si attesta al 35,5%.
Per la prima volta dal 2008, torna sopra quota 23 milione il numero totale degli occupati: a luglio ha raggiunto quota 23.063 persone.
Se si scorporano invece i dati sui nuovi occupati si evidenzia un aumento di 42 mila unità dei lavoratori dipendenti (23 mila stabili e 19 mila a termine) e 17 mila indipendenti. Su base tendenziale, cioè rispetto a luglio 2016, il numero di occupati sale di 294 mila unità: la crescita interessa uomini e donne e riguarda i lavoratori dipendenti (+378 mila, di cui +286 mila a termine e +92 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-84 mila). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-0,6%, -17 mila) sia, soprattutto, gli inattivi (-2,4%, -322 mila).
Positivi i commenti del governo. Per il ministro del Lavoro Giulano Poletti si tratta di "un altro passo nella giusta direzione, che ci avvicina ai livelli pre-crisi". Esulta anche il segretario del Pd Matteo Renzi: "+918mila posti lavoro da febbraio 2014 a oggi. Il milione di posti di lavoro lo fa il Jobs Act". Per il premier Paolo Gentiloni c'è "ancora molto da fare" ma si sento "gli effetti positivi del Jobs Act". "C'è la ripresa, lo dicono tutti i
dati, dal pil all'occupazione, alla fiducia. Quindi si sta consolidando un quadro di ripresa che da ciclica deve diventare strutturale e il Governo continua a lavorare in questo senso", ha sottolineanto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.
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