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Il regolamento delle case popolari in Lombardia

Written by Carlo Borghetti.

Carlo Borghetti Non solo i "non lombardi", anche le famiglie bisognose che non abbiano disabili o non autosufficienti a carico e i giovani, coppie o meno, saranno d'ora in poi fortemente penalizzati nell'assegnazione delle case popolari.
È l'esito del nuovo regolamento della Regione Lombardia, a cui la commissione casa del Consiglio regionale ha dato il 27 luglio il via libera a maggioranza.
Il regolamento prevede che le nuove assegnazioni, a parte la quota del 20% riservata agli indigenti (meno di 3mila euro Isee annui), siano così suddivise: il 10% alle forze di Polizia, il 30% ad anziani (over 65), il 20% a famiglie con un solo genitore, il 15% a disabili, il 20% a famiglie di nuova formazione (sposate da meno di due anni) e il 5% ad altre categorie di rilevanza sociale.
C'è, inoltre, il criterio della residenza, che prevale anche rispetto a situazioni di palese disagio.
"Con il nuovo regolamento - dichiara Carlo Borghetti - non è garantita la corrispondenza tra la mappa dei bisogni di un territorio e i criteri di assegnazione, che peraltro sono eccessivamente rigidi. É davvero una giornata storica, come sostiene la maggioranza, ma in negativo, perché sancisce la volontà di Maroni e della Regione Lombardia di non affrontare la sfida della coesione sociale, condizione fondamentale per lo sviluppo della nostra regione".
Secondo Borghetti, più che un nuovo regolamento, "meglio sarebbe stato se le Aler in questi anni avessero fatto di più contro gli abusivi e per la manutenzione e il recupero degli alloggi popolari, a partire da Milano città".

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