Terrore nel centro di Londra

E in serata l'agenzia Amaq, organo di comunicazione dell'Isis, ha rivendicato l'attacco a Londra, specificando che è stato opera dei combattenti del 'Califfato', "secondo le sue fonti". Lo ha reso noto Rita Katz, direttrice del Site, su Twitter.
Continua intanto senza sosta il lavoro di intelligence. La polizia ha compiuto un raid a East Ham, dopo quello a Barking, concluso con 12 arresti. E' qui che gli agenti hanno trovato l'appartamento di uno dei terroristi, un uomo dai tratti mediorientali, sposato e con dei figli. Ed è qui che, secondo le testimonianze di un vicino, uno dei killer è stato espulso dalla moschea locale. "Lui non voleva andarsene - ha detto - e fu mandato via con la forza". Iniziano a delinearsi anche i particolari di quegli otto minuti di terrore trascorsi dall'inizio dell'assalto al London Bridge all'uccisione dei tre terroristi. Per bloccarli, ha spiegato Rowley, sono stati sparati 50 colpi da otto agenti, uno dei quali è finito contro un passante che però non è in pericolo di vita.
La polizia ora non esclude che i tre terroristi abbiano avuto complici esterni al commando tuttora da individuare. Dopo il duro discorso pronunciato in mattinata ("Quando è troppo è troppo - ha detto - le cose devono cambiare"), Theresa May è andata a trovare i feriti in ospedale, mentre la Regina ha "pregato per le vittime" dell'attacco.
"I terroristi - ha detto il sindaco di Londra Sadiq Khan - hanno in odio la nostra democrazia. Giovedì dobbiamo andare a votare per difendere la civiltà, i diritti umani e la democrazia". Tories e Labour hanno comunque temporaneamente sospeso la campagna elettorale.
Fonte: Ansa