Rispetto delle festività principali

Interviene Borghetti: "Le aperture indiscriminate 365 giorni all'anno presentano tre tipi di problemi, uno di tipo etico, uno di tipo sociale e familiare, e uno di tipo commerciale: è giusto che non ci sia più assolutamente nessuna distinzione tra giorno lavorativo e giorno festivo anche per le feste più importanti dell'anno? È giusto che i lavoratori, soprattutto quelli con la famiglia, debbano lavorare in giorni come Natale e Pasqua? È giusto che la grande distribuzione non lasci spazio nemmeno ai piccoli negozi di vicinato dentro i centri storici e dentro le nostre città neanche per la vendita del pane nei giorni festivi? Questo significa uccidere del tutto i negozi collocati nelle nostre città. Per questo ho firmato una mozione che chiede il rispetto delle festività principali". Borghetti conclude citando le parole di Papa Francesco: "Una persona che lavora dovrebbe avere anche il tempo per ritemprarsi, stare con la famiglia, divertirsi, leggere, ascoltare musica, praticare uno sport. Quando un’attività non lascia spazio a uno svago salutare, a un riposo riparatore, allora diventa una schiavitù".
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