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Nessuno stravolgimento della nostra Costituzione

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Credo che sia utile spiegare le ragioni del voto del 23 ottobre sulla modifica dell'articolo 138 della Costituzione, quello che determina le modalità per modificare la stessa.
Intanto cominciamo col dire che abbiamo votato al Senato in seconda lettura (lo avevamo già fatto a luglio) e con oltre i due terzi dei voti, un provvedimento che modifica solo quell'articolo. Ora toccherà alla Camera approvarlo per la seconda volta e, dopo, la modifica diventerà legge costituzionale.
Sento dire che abbiamo stravolto la Costituzione e si sta diffondendo questa vulgata e per questo è utile chiarire che cosa contiene la modifica del 138 che è alle Camere.
Innanzitutto siamo intervenuti solo ed esclusivamente su quell'articolo, per consentire di poter riformare alcuni articoli della Costituzione ben individuati abbreviando i tempi necessari. Non si toglie nessuna garanzia: devono comunque esprimersi le Camere in doppia lettura ed è previsto che il referendum confermativo delle riforme che saranno votate sia obbligatorio in qualunque caso (cosa che oggi non è). Non si consente di intervenire su tutte le materie ma solo su quelle indicate (abolizione del bicameralismo perfetto, forma di governo, numero dei parlamentari, Titolo V), quindi non è vero che con le procedure previste da questa riforma si possa intervenire sulla giustizia o sulla prima parte della Costituzione, tanto è vero che proprio per questo i falchi del PDL non l'hanno votata.
Infine è una modifica che vale solo per queste riforme e in questa legislatura e l'articolo 138 così com'era prima tornerà in vigore.
Si può non essere d'accordo su tutto questo ma sostenere che si sia in presenza di un attentato alla Costituzione significa dire una cosa non vera e fare propaganda. Personalmente credo che difendere la Costituzione non significhi mantenere le due Camere come sono ora o lo stesso numero di parlamentari o l'attuale forma di governo che non consente di rispondere ai problemi dei cittadini. Penso che difendere i valori e gli ideali che rappresenta la nostra Costituzione e realizzare le cose scritte nella sua prima parte significhi - e lo sapevano anche i Costituenti, altrimenti non avrebbero previsto la possibilità di cambiarla - adattarla alla realtà e ai bisogni dei cittadini di oggi, aggiornarla per realizzare oggi i valori e le idee che sono il fondamento della Repubblica.
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