Con la scissione il governo è più debole
"La scissione indebolisce oggettivamente il governo. Non tanto per i voti di fiducia: penso che gli scissionisti la voteranno. Però accentueranno le prese di distanza su provvedimenti ed emendamenti per marcare la propria identità. E crescerà di conseguenza la possibilità di incidenti parlamentari". Così il presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda, in un'intervista al Messaggero. "Vedo il pericolo dell'incidente parlamentare. Non basta auto-proclamarsi forza di governo. Bisogna esserlo nella realtà", afferma Zanda, secondo cui "dipende moltissimo dalle forze parlamentari. Abbiamo davanti un programma ancora ambizioso e la coesione sarà essenziale.
Questa legislatura può essere la più importante, dal Dopoguerra ad oggi, in materia di normativa a carattere sociale".
Sulle colpe della scissione, "per come concepisco la politica, la responsabilità è sempre di chi se ne va via. Soprattutto se lo fa in modo organizzato: un conto è uscire da un partito, un altro è uscirne e formare subito un altro soggetto politico, affollando un'area dove già sono presenti quattro partiti di sinistra come giustamente ha osservato Veltroni", dichiara Zanda. Quanto alla possibilità di alleanze, "è difficile immaginare che si possa uscire da un partito per poi cercare di allearsi con esso".
Questa legislatura può essere la più importante, dal Dopoguerra ad oggi, in materia di normativa a carattere sociale".
Sulle colpe della scissione, "per come concepisco la politica, la responsabilità è sempre di chi se ne va via. Soprattutto se lo fa in modo organizzato: un conto è uscire da un partito, un altro è uscirne e formare subito un altro soggetto politico, affollando un'area dove già sono presenti quattro partiti di sinistra come giustamente ha osservato Veltroni", dichiara Zanda. Quanto alla possibilità di alleanze, "è difficile immaginare che si possa uscire da un partito per poi cercare di allearsi con esso".