Print

L'Italia politica che non guarda all'Europa

Written by Giorgio Napolitano.

Giorgio Napolitano"L'Italia politica che non guarda all'Europa". E' il titolo del lungo intervento del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, pubblicato su La Stampa. Un contributo per rilanciare l'annosa questione dell'integrazione Ue: "Colpisce la distanza che da queste problematiche separa nel momento attuale la politica italiana. Seguo i travagli e le tensioni che la dominano e condivido gravi preoccupazioni per l'interesse generale del Paese, ma tenendo fermo quel distacco da ogni vicenda partitica che l'esercizio di ruoli istituzionali mi ha dettato da decenni. È comunque un fatto che appaiono assurdamente flebili nei luoghi della politica e nei canali dell'informazione gli echi di quel che sta scuotendo l'Europa e il mondo".
"Su quale palcoscenico politico si stanno affrontando temi, dilemmi, scelte che richiedono dovunque, in ogni Paese europeo e al livello dell'Unione, posizioni e proposte politiche ben definite?
Nelle diverse e opposte aree politiche in Italia prevale l'introversione, il chiudersi nelle proprie vicende interne, di rottura e di ricomposizione, o di faticosa e polemica ricerca di nuove aggregazioni. Il tutto - rimarca l'ex Capo dello Stato - sta disegnando un quadro di allarmante incertezza, fragilità, immeschinimento della politica". "E il pericolo maggiore è costituito dall'aggravarsi delle debolezze storiche dell'Italia nel contesto europeo: in primis l'instabilità di governo. L'esecutivo guidato con competenza ed equilibrio da Paolo Gentiloni è dunque più che mai il punto fermo da salvaguardare", sottolinea ancora Napolitano. "È per tutti segno di elementare responsabilità nazionale incoraggiare lo sviluppo della sua politica interna e internazionale, senza che esso sia condizionato da alcun egocentrismo (fenomeno mai prima così diffuso nella nostra storia repubblicana), né da alcuna pressione oppositoria distruttiva. E va in Parlamento verificata innanzitutto - continua Napolitano - la possibilità di un sostegno condiviso al governo Gentiloni per il Consiglio europeo del 9-10 marzo, e già per l'imminente incontro del 6 marzo a Versailles tra i Capi di Stato e di governo dei tre maggiori Paesi fondatori dell'Europa unita...Incontro al quale si è associata l'amica Spagna, dando così prova di flessibilità e lungimiranza".
Pin It