Primarie o congresso
«Ci è stato chiesto di fare le primarie, il congresso. Va bene tutto per dare del nostro partito il partito democratico ma comunque vadano chi perde il giorno dopo rispetti chi ha vinto altrimenti è l’anarchia». Così il segretario Pd Matteo Renzi intervistato al Tg1 che parlando di una possibile scissione all’interno del partito si è detto scettico: «Io penso proprio di no, e non la capirebbe nessuno».
E per quanto riguarda la possibile data del voto, Renzi si tira fuori («non tocca a me deciderlo») e punta sul percorso con cui arrivare alle urne: «Qualunque sia quel giorno, è fondamentale che le forze politiche parlino dei problemi delle persone. Discutiamo di disoccupazione, di sicurezza, di banda larga, di innovazione, del futuro dell’ambiente. Così saremo credibili, altrimenti le elezioni saranno solo una caccia alle poltrone».
«Forse l’errore più grande (al referendum ndr) è stato quello di perdere di vista le esigenze dei cittadini normali e pensare alle dinamiche del Palazzo. Questo è forse l’insegnamento più grande del dopo-referendum: preoccuparsi molti più di ciò che accade ai cittadini e un pochino meno alle questioni interne al Palazzo. Dopo di che ci sono milioni di italiani che hanno votato sì e che hanno voglia di dare una mano affinché questo Paese sia più semplice e più bello e non ricada nei giochi della Prima Repubblica, come stiamo vedendo in queste ore».
In riferimento ad alcune notizie di stampa, la presidenza del Consiglio sottolinea che i doni di Stato ricevuti da Matteo Renzi nella sua funzione di presidente del Consiglio sono stati consegnati agli uffici competenti di Palazzo Chigi, come prevedono le norme. Per quanto riguarda gli orologi donati alla delegazione ufficiale italiana in occasione della visita ufficiale in Arabia Saudita a novembre 2015, come già ribadito in passato, sono nella disponibilità della presidenza del Consiglio. E’ quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa di Palazzo Chigi.
In riferimento ad alcune notizie di stampa, la presidenza del Consiglio sottolinea che i doni di Stato ricevuti da Matteo Renzi nella sua funzione di presidente del Consiglio sono stati consegnati agli uffici competenti di Palazzo Chigi, come prevedono le norme. Per quanto riguarda gli orologi donati alla delegazione ufficiale italiana in occasione della visita ufficiale in Arabia Saudita a novembre 2015, come già ribadito in passato, sono nella disponibilità della presidenza del Consiglio. E’ quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa di Palazzo Chigi.
Fonte: La Stampa
Invitiamo a leggere anche il Colloquio di Matteo Renzi con il Corriere della Sera (file PDF)»