Intervento normativo sulle assicurazioni mediche

Presidente De Biasi, quali sono le conseguenze sull’aspetto assicurativo del Ddl n°2224?
«Abbiamo visto tutti cos’è successo negli anni scorsi. Spesso le strutture si sono viste costrette ad andare in autoassicurazione, con problemi veramente giganteschi. Certo, è necessario anche rivedere il mercato assicurativo, ma penso che la sede più opportuna sia quella della legge sulla concorrenza o comunque un testo che si occupa specificatamente del sistema assicurativo. Servono dunque le tabelle, i risarcimenti, e tanti altri aspetti tecnici, un po’ come succede per l’Rc Auto. Tutto ciò, ovviamente, va fatto in un’altra sede, e non nell’ambito del discorso di una legge sulla responsabilità professionale sulla sanità».
Per quanto riguarda invece un medico che non opera in una struttura ma è un libero professionista, anche lì c’è il rischio che le compagnie, vista la novità legislativa, facciano difficoltà a concedere le assicurazioni?»
«No, credo che anzi saranno incentivate. Il singolo medico avrà più possibilità di quante ne ha oggi. È vero che, in questo caso, si tratta di un libero professionista, ma è altrettanto vero che esercita comunque in una struttura. Certo, non è pensabile che si cambi completamente la situazione. Siamo arrivati ad un punto di equilibrio importante sia per le strutture pubbliche che per quelle private».
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