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La causa dei femminicidi

Written by Rosa Aimoni.

Articolo pubblicato su Reportonline.

Ogni anno in Italia vengono assassinate circa 120 donne; forse neanche la mafia miete tutte queste vittime. Ma cosa c'è all'origine di questi crimini? A mio avviso, il concetto di possesso.
L'umanità ha attraversato, prima dell'attuale, una fase che dagli antropologi viene chiamata "matriarcato". In quest'epoca, che forse coincide con la cosiddetta "eta dell'oro", non c'era la proprietà, non c'era il possesso, non c'era lo stato e era del tutto sconosciuto il concetto di paternità.
Si credeva, infatti, che le nascite fossero un dono degli dei, e che non fossero causate dall'attività sessuale, che l'uomo primitivo considerava solo un gioco senza conseguenze.
In un sistema siffatto, i maschi non avevano di certo bisogno di limitare la libertà femminile, poiché i bambini erano figli di tutti, e l'uomo non correva il rischio di dover crescere un figlio non suo. Arrivò un giorno in cui l'essere umano si accorse che i figli erano frutto dell'unione fisica fra uomo e donna. A questo punto, l'uomo ebbe la necessità di assicurarsi che il figlio messo al mondo dalla femmina fosse effettivamente suo e non di qualcun altro. Nacquero così le regole limitative della libertà femminile. La donna inziò ad essere vista come un oggetto di proprietà del maschio, e in nessun modo doveva sfuggire al suo controllo per evitare che potesse concepire il figlio con qualcun altro. Nacquero anche i concetti di stato, famiglia e proprietà, sino ad allora sconosciuti.
A mio avviso, oggi permane in alcuni uomini un certo senso di disagio di fronte all'ormai acquisita libertà femminile: "Più la donna è libera socialmente, più è alto il rischio che concepisca un figlio da uomo che non è il suo compagno; più la donna è libera, maggiore è la possibilità che si conceda anche libertà sessuali". Questo il ragionamento che probabilmente fanno gli uomini che non accettano in genere la libertà femminile, e che vedono in essa una minaccia alla loro paternità.
Da qui anche il desidero, in alcuni maschi insicuri mai sopito, di limitare drasticamente la sfera d'azione - non solo sessuale - femminile. E tale modo di pensare sfocia a volte nella violenza, soprattutto quando la donna decide di troncare la relazione.
Certo, all'origine dei femminicidi non c'è solo l'esigenza inconscia di voler limitare la libertà femminile per assicurarsi la paternità (gli antichi romani dicevano: "La madre è sempre certa, il padre mai"). Concorrono, infatti, anche altri fattori, soprattutto familiari ed educativi, che portano un uomo ad essere un futuro assassino.
E' compito anche delle madri e dei padri, quindi, educare i figli maschi al rispetto delle donne.
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