Sala può garantire un futuro di benessere

Bisogni che, per Veronesi, troverebbero un giusto interprete nell'ex commissario Expo, "mentre questa visione di benessere è molto lontana - se non opposta - rispetto al programma della destra conservatrice, che si basa su un pericoloso ritorno al passato: ho visto con preoccupazione la diffusione di 'Mein Kampf', un oltraggio ai milioni di morti causati dalla violenza nazista", spiega, riferendosi alle polemiche dei giorni scorsi sull'iniziativa editoriale de Il Giornale, che ha distribuito gratuitamente il libro di Hitler. Veronesi ha avuto un ruolo indiretto in questa campagna elettorale: suo figlio Alberto, direttore d'orchestra, si è candidato nella lista di Sala (ma non è stato eletto). Il suo sostegno arriva dopo quello di altri volti noti, in questi giorni, come Adriano Celentano che ha detto che "Sala può essere davvero un buon sindaco" (commenta l'interessato: "Ne sono onorato, non è stata una cosa richiesta, l'ha fatto di sua sponte"). Sulle polemiche sul nome di Emma Bonino, che ha dato la sua disponibilità ad aiutarlo e consigliarlo sulle questioni di politica estera legate all'immigrazione, il candidato sindaco taglia corto: "Non si può considerare la Bonino, un nome che mi sembra avere un significato profondo, un vip, queste non sono manovre elettorali". Un passo indietro, invece, è arrivato da Linus: il direttore di Radio Deejay era stato indicato dallo stesso Sala come possibile assessore di una sua futura giunta. Ma Linus, ieri, ha detto di essere disponibile per "dare una mano", ma non per un ruolo "incompatibile con il mio lavoro". Assicura comunque Sala: "Linus sarà con me al cento per cento e troveremo la formula giusta". Un appello per Sala arriva, attraverso l'assessore Filippo Del Corno, anche dal mondo della cultura e della conoscenza: tra i primi firmatari ci sono Lella Costa, Elio De Capitani, Luca De Gennaro, Sergio Ferrentino, Eugenio Finardi, Emilio Isgrò, Marco Missiroli, Massimo Recalcati, Gabriele Salvatores.
Fonte: La Repubblica