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Chiarire lo sviluppo dell’ASST Rhodense

Written by Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiViste le criticità emerse dal territorio e non solo, in Regione ho chiesto ieri al Presidente della Commissione Sanità, con lettera formale (allegata), che venga audita la dr.ssa Ida Ramponi, Direttore Generale della ASST Rhodense: è necessario avere al più presto chiarezza su come l’Azienda Socio Sanitaria intende muoversi per la difesa e lo sviluppo dei suoi presidi ospedalieri, in particolare per Rho, Passirana e Bollate, ma anche per Garbagnate e per Limbiate.
Troppe sono le voci di corridoio, che non sappiamo come e quanto vadano ascoltate.
A Rho, poi, l’occasione della campagna elettorale comunale spinge certi candidati ad usare toni e argomenti la cui fondatezza non viene dimostrata: anche io sono molto preoccupato, ma sulla salute dei cittadini non si specula, né da parte della Regione, che deve assicurare le corrette risorse e deve difendere di più la sanità pubblica, né da parte della politica, che deve fare il suo mestiere, in Regione come nei Comuni, per la parte che le compete.
A noi interessa conoscere al più presto il Piano Aziendale (cosiddetto POAS) dell’ASST Rhodense: come si rinforzerà l’ospedale di Rho? Su quali specialità si punterà maggiormente? Come si completerà l’avvio di Garbagnate? Rho e Garbagnate sono i due presidi per i pazienti acuti: entrambi devono essere ugualmente sostenuti! E il nuovo POT, Presidio Ospedaliero Territoriale, di Bollate, quali servizi conterrà? Il POT di Bollate deve servire un territorio più ampio di quello aziendale, che comprenda una fetta di città metropolitana: sono pronto a chiedere in Regione che altre ASST facciano convenzioni con la Rhodense per portare risorse e servizi a Bollate utili per la cura delle cronicità e della specialistica ambulatoriale e per il day hospital. Passirana deve mantenere e rilanciare la sua vocazione storica di Polo riabilitativo, e anch’esso deve servire un bacino d’utenza il più ampio possibile: la riabilitazione è un’altra esigenza fortissima dei nostri cittadini. Infine, ultimo ma non ultimo, il presidio di Limbiate non può più restare nel limbo, e gli va definita al più presto una funzione chiara.
Tutto questo ci aspettiamo venga chiarito dalla dr.ssa Ramponi quando verrà in Commissione Sanità, mi auguro al più presto. Da parte mia come consigliere regionale sono disposto a collaborare, anche coi miei colleghi, per quanto di mia competenza, perché la risposta di cura ai cittadini del nostro territorio sia adeguata alle necessità. Il rilancio della sanità pubblica in Regione Lombardia passa anche dal rilancio della ASST Rhodense: l’ho detto anche a Maroni. Ora attendiamo le risposte.

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