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Registro delle morti materne e la salute delle donne

Written by Emilia De Biasi.

Emilia De BiasiIntervento svolto per il al decimo anniversario di Onda - Osservatorio nazionale sulla salute della donna.
Oggi è presentata in Senato, a mia firma, la legge che istituisce il registro delle morti materne presso l’Istituto Superiore di Sanità in modo che ci si occupi dei bambini, perché è importantissimo, ma ci si occupi anche un po’ di più anche delle mamme. Non soltanto nella fase delicata del parto ma anche nella fase che precede il parto, quindi nel momento della scelta di avere un bambino fino a quella che segue il parto con le patologie che si caratterizzano come depressione post partum.
Noi vareremo un’indagine conoscitiva sulla depressione per capire quali possono essere i suggerimenti di indirizzo che il Parlamento può dare al Governo e anche come sollevare correttamente nel dibattito pubblico questo tema, la depressione, che interessa moltissime persone ma viene spesso camuffata e scambiata per altro. E in questo la depressione femminile ha un posto rilevante.
Mi piacerebbe che la salute della donna possa essere presente in ogni ambito del vivere civile, quando parliamo di ambiente, quando parliamo di sistema ospedaliero, i bollini rosa sono molto importanti. Dobbiamo andare avanti e fare molto di più e meglio. Vorrei che si parlasse di salute delle donne quando parliamo del lavoro, dell’ambiente di lavoro, della dimensione familiare, di quella fatica che le donne fanno per tenere assieme tutto dimenticando magari, in qualche momento, se stesse. Si vive di più, ma con mille acciacchi. Una salute che abbia a cuore il punto vista delle donne, il corpo delle donne e la mente delle donne è un grande obiettivo di civiltà.

Mi auguro che la legge sulle unioni civili possa essere una buona legge condivisa. Ringrazio per le precisazioni che sono state fatte dal professor Mencacci per quello che riguarda l’idea di famiglia, che è un’idea non da mettere sulla carta ma è un’idea di famiglia che si fonda sulla stabilità delle relazioni, sulla profondità dei legami, sulla reciprocità dell’amore. Credo che con questo messaggio positivo possiamo far fare al nostro paese un passo in avanti che riguarda tante persone indipendentemente dai loro orientamenti sessuali come dice la nostra Costituzione.

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