Riforma dei partiti al via
Noi vogliamo finalmente dare attuazione all'Art. 49 della Costituzione. Nello stato attuale del nostro ordinamento, i partiti politici sono "enti di fatto non riconosciuti" con l'acquisizione della personalità giuridica, come invece noi prevediamo nella proposta che porta la prima firma di Lorenzo Guerini, con la quale sarà assicurata trasparenza e democraticità attraverso una valutazione attenta dell'attività interna nell'interesse degli iscritti, secondo la lezione di Aldo Moro che ebbe a dire nel dibattito della Costituente: "se non vi è una base di democrazia interna, i partiti non possono trasfondere indirizzo democratico nell'ambito della vita politica del Paese".
Con l'approvazione della nuova legge elettorale, l'Italicum, il tema della regolazione giuridica dei partiti torna di attualità. Non sono più le coalizioni i soggetti elettorali decisivi del sistema ma i singoli partiti. Partiti che non sono più quelli di massa che hanno scritto la nostra Costituzione ma sempre di più partiti nuovi, in alcuni casi partiti personali in altri casi partiti-movimento con scarse o poco decifrabili regole democratiche interne: sempre di più, per usare un'espressione entrata a far parte del lessico quotidiano, "partiti personali". Ma alla personalizzazione della leadership deve corrispondere necessariamente una democratizzazione interna della vita dei partiti. Questo processo è vitale per la qualità della democrazia.
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