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La costola di Eva

Written by Roberto Pecoraro.

Roberto Pecoraro"Amore mio, ricordo ancora quella mattina di giugno, passeggiavo sulla spiaggia.
Ricordo la prima volta che mi parlasti.
Da allora tanto è cambiato, la vita ti ha cambiato: forse è stata colpa mia!
Ricordo la nostra prima vacanza, al mare, la tua gentilezza, la tua cortesia, le tue premure.
La voglia di costruire una casa, di giurare davanti a Dio il nostro amore, la gioia infinita nel dividere financo la visuale della luna.
Il cielo non ci bastava, il nostro amore doveva volare ancora più in alto.
Cosa ti è successo amore mio?
Perché quel fuoco di passione si è trasformato in rabbia?
Perché la rabbia si è fatta sopraffare dal rancore?
Perché il rancore è stato vinto dall’odio?
Perché, amore mio, mi togli il tempo?"
Eva Le parole femminili utilizzate nel testo che hanno una chiara connotazione positiva sono dieci: vita, vacanza, gentilezza, cortesia, premura, voglia, casa, gioia, infinita, passione.
L’unica parola femminile utilizzata nel testo che ha una chiara connotazione negativa è rabbia.
Escludendo amore e Dio non vi sono, nel testo, parole maschili con chiara connotazione positiva.
Le parole maschili con connotazione negativa sono due: rancore e odio.
Tutte le parole con connotazione negativa si trovano nella seconda parte del testo.
La storia è una delle tante, troppe, storie di uomini che, amati, non sanno amare: che maltrattano, annientano ed a volte uccidono le proprie donne.
Dal dizionario:
- Sono femminili i nomi delle scienze e di tutte le nozioni astratte (la chimica, la matematica, la storia, la bontà, la virtù, la fede, la grazia, ecc.);
- Sono maschili i nomi dei metalli (l'oro, l'argento, il piombo, il ferro, il rame, ecc.).
Sono le donne che custodiscono in sé il miracolo della vita.
La custodia della più straordinaria scoperta dell’umanità, il fuoco, era affidata alle donne (le vestali).
Sono femminili la primavera e l’estate.
Sono state le donne ad avere assistito Gesù sotto la croce, mentre gli uomini, più o meno, scappavano o rinnegavano. Più o meno come scappano (da sé stessi) o rinnegano (sé stessi) anche oggi, quando contrappongono il metallo alla grazia.
Sono le donne che andarono al sepolcro la mattina di Pasqua: alle donne fu svelata la resurrezione. Sono proprio questa superiorità femminile, questa grazia, questo coraggio, questo amore espresso sino alla fine a rendere, a mio avviso, fortemente improbabile l’eventualità che Eva possa davvero essere nata da una costola di Adamo!

Per contattare Roberto Pecoraro e seguire la sua attività: Twitter @RoPecoraro - Pagina Facebook - Sito web

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