Il Governo dica la verità sulla Sanità
Articolo di Carlo Borghetti.
Il ministro Schillaci aveva chiesto +4 miliardi per il Fondo Sanitario del 2025, ma la manovra del Governo ne darà 0,9: questa è la verità. Punto. Sommando i soldi per il 2025 già stanziati l’anno scorso, l’anno prossimo, una volta fatto qualche modesto aumento di stipendio (insufficiente), la Sanità italiana avrà MENO soldi per funzionare rispetto all’aumento dei costi che subirà (inflazione e spesa farmaceutica), e l’Italia in Sanità resterà ancora al 6,3% del Pil contro il 10% di Francia e Germania.
Così la promessa di 30mila nuove assunzioni sarà disattesa, la promessa di aumentare le borse di studio per gli specializzanti delle branche in sofferenza sarà disattesa (e parliamo di emergenza urgenza che fa funzionare i Pronto Soccorso, e di anestesisti che fanno funzionare le sale operatorie), l’aumento dei DRG (fermi da vent’anni) sarà disatteso (e parliamo di una sanità privata continuerà a scaricare sul pubblico i DRG meno remunerativi facendo aumentare ancora le liste d’attesa).
E il Governo ha il coraggio di dire che considera la Sanità una priorità?!
Sempre di più potrà curarsi chi può metter mano al portafoglio, con buona pace dell’articolo 32 della Costituzione.
Questa è la verità.
Il ministro Schillaci aveva chiesto +4 miliardi per il Fondo Sanitario del 2025, ma la manovra del Governo ne darà 0,9: questa è la verità. Punto. Sommando i soldi per il 2025 già stanziati l’anno scorso, l’anno prossimo, una volta fatto qualche modesto aumento di stipendio (insufficiente), la Sanità italiana avrà MENO soldi per funzionare rispetto all’aumento dei costi che subirà (inflazione e spesa farmaceutica), e l’Italia in Sanità resterà ancora al 6,3% del Pil contro il 10% di Francia e Germania.
Così la promessa di 30mila nuove assunzioni sarà disattesa, la promessa di aumentare le borse di studio per gli specializzanti delle branche in sofferenza sarà disattesa (e parliamo di emergenza urgenza che fa funzionare i Pronto Soccorso, e di anestesisti che fanno funzionare le sale operatorie), l’aumento dei DRG (fermi da vent’anni) sarà disatteso (e parliamo di una sanità privata continuerà a scaricare sul pubblico i DRG meno remunerativi facendo aumentare ancora le liste d’attesa).
E il Governo ha il coraggio di dire che considera la Sanità una priorità?!
Sempre di più potrà curarsi chi può metter mano al portafoglio, con buona pace dell’articolo 32 della Costituzione.
Questa è la verità.
Per seguire l'attività di Carlo Borghetti: sito web - pagina facebook
