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Un parallelo di eccezionale normalità

Written by Roberto Pecoraro.

Roberto PecoraroMarta ha due figli; il compagno, Luca, ne ha altri due dal precedente matrimonio.
Marta e Luca hanno poco più di 50 anni ed un figlio insieme: si chiama Tommaso, ha 7 anni.
Marta è italiana; è nata e cresciuta a Milano, in un quartiere di periferia.
Alima ha avuto tre figli da Mohamed, che ne ha altri tre dal precedente matrimonio. Alima e Mohamed hanno circa 40 anni. Anche loro hanno un bimbo di 7 anni, si chiama Khalid. Alima e Mohamed si occupano anche di Amir, 3 anni, figlio di una ragazza madre in difficoltà.
Alima è marocchina; è cresciuta a Milano, in un quartiere di periferia.
Marta ed Alima non si conoscono.
Due anni fa Marta, dopo avere perso il lavoro, ha deciso, per il momento, di non lavorare. Lo stipendio di Luca, con qualche sacrificio, consente alla famiglia di andare avanti discretamente. Marta è rappresentante dei genitori a scuola, dirigente della squadra di calcio dell’oratorio, consigliere condominiale, fa volontariato ed altre attività a favore del prossimo, che le impegnano l’intera giornata.
Marta non corre mai ed è sempre gentile e sorridente.
Alima si prende cura della casa e della famiglia e, quando può, va a dare una mano a Mohamed al negozio di alimentari che gestiscono da più di 10 anni. Il piccolo Amir che, ricordiamo, non è figlio di Alima, ha un problema al cervello; ha bisogno di continue cure. Alima lo segue, lo accompagna ogni giorno in ospedale, si fa carico delle spese mediche.
Anche Alima non corre mai ed è sempre gentile e sorridente.
Marta gestisce la tesoreria della scuola di Tommaso; organizzando varie iniziative (mercatini, raccolta fondi, lotterie, ecc.) è riuscita a raccogliere più di 10.000 euro in un anno. Questi soldi vengono utilizzati per attività culturali scolastiche, per esigenze della scuola, per aiutare i bambini delle famiglie più bisognose.
Marta ed Alima sono due donne dei nostri tempi, per i messaggi usano Whatsapp!
La prossima domenica Alima raggiugerà Mohamed in Marocco. E’ andato a seguire il raccolto delle olive che poi venderà, sott’olio, nel suo negozio di alimentari a Milano.
Alima è musulmana e dice, con convinzione, che i terroristi sono uomini contro l’Islam; che non hanno capito nulla della loro religione.
La prossima domenica Marta starà tutta la giornata in un centro commerciale, a raccogliere bollini con i quali la scuola di Tommaso potrà avere nuove attrezzature informatiche e didattiche.
Marta è cristiana, la prossima primavera sposerà Luca; si rammarica di non poterlo fare in chiesa.
Tra qualche settimana, a Milano, inizierà la campagna elettorale per le amministrative. Si parlerà sicuramente di periferie; se ne parlerà nei salotti del centro, nelle riunioni politiche, nei comitati elettorali, in TV.
Forse se ne parlerà un po’ meno nelle periferie; forse non se ne parlerà tanto alla gente delle periferie, forse non si parlerà di storie di eccezionale normalità e di generosità come quelle di Marta ed Alima.
Khalid e mio figlio giocano a calcio nella stessa squadra, frequentano lo stesso istituto scolastico, sono amici e si vedono spesso. Alima e Mohamed ci trattano come la loro famiglia, c’è amicizia vera. Tommaso e mio figlio sono compagni di banco, anche loro sono amici. Anche con Marta e Luca ci sentiamo a casa.
Marta ed Alima si incrociano ogni mattina, quando accompagnano Tommaso e Khalid a scuola ma, ancora, non si conoscono.

Per contattare Roberto Pecoraro e seguire la sua attività: Twitter @RoPecoraro - Pagina Facebook - Sito web

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